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La Bellezza a portata di mano: la Foce.

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Iris e Antonio Origo comprarono la tenuta della Foce nel 1924, nel comune di Chianciano, al confine con Montepulciano. Erano terreni compresi all’interno delle “Crete Senesi” che diventeranno patrimonio dell’Unesco ma che erano poco adatte all’agricoltura. Sfruttando anche le politiche mussolininiane per le bonifiche e investendo tanto riusciranno con gli anni a rendere quei terreni aridi una delle aziende modello della zona. Ed anche dal punto di vista della conduzione la Foce sarà all’avanguardia con l’Asilo ed il Dopolavoro per i mezzadri e i braccianti.

Ma per la storia e la bellezza dei nostri posti a cominciare da quel fatidico 1924 si comincerà a porre mano ad un  altro regalo inestimabile che resta a disposizione di chi li ama e li sa apprezzare. Parliamo del giardino che circonda la villa sul versante  verso l’ Amiata ad ovest. Sarà l’architetto inglese Cecil Pinsent a lavorarci fino al 1939.

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Di questa avventura per costruire lavoro e bellezza parla Iris Origo nella sua autobiografia “Immagini ed Ombre”, che insieme a “Guerra in Val d’Orcia”è uno dei libri che meglio rivelano la sua ricca ed interessante personalità.

Oggi la Foce è gestita dalle figlie e soprattutto dai nipoti di Iris Origo, che è morta nel 1988. E’ una delle perle della nostra “Terra di Mezzo” che merita visitare.

 

corrierepievese@gmail.com