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Città della Pieve. Il sindaco Risini, la Lega, i problemi della zona.

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Il Centro Destra ha vinto le ultime elezioni regionali in Umbria. Con circa 90.000 voti in più della coalizione di centro sinistra. La Lega è di gran lunga il primo partito del centro destra e della regione. Fino alle prossime elezioni questo è lo scenario politico con cui chiunque ha a cuore i problemi della regione o di una parte della regione o di un paese, si deve misurare. Questo è il quadro di riferimento per le forze del mondo economico ed imprenditoriale, per il mondo dell’associazionismo, per sindaci ed amministratori locali. Questo fino alle prossime elezioni ed alla campagna elettorale che le precederà.

Come l’Umbria sia arrivata a questi risultati, nel corso degli ultimi almeno venti anni, è stato ampiamente illustrato in molte analisi sia dei flussi elettorali fra i diversi partiti, sia in quelli che indicano per chi votano le diverse classi sociali. Tanto per fare un esempio, in Umbria come nel resto d’Italia, in questo momento i lavoratori e le fasce più deboli votano Lega.

Nel corso degli ultimi tempi nella nostra zona, questa zona di confine fra Toscana ed Umbria, fra province di Perugia e di Terni, sono emerse con forza le questioni prioritarie che come cittadini, ci interessa, che siano affrontate e risolte, dai governi regionali, di qualunque colore essi siano o dicano di essere.

I problemi principali di questa zona si chiamano parità di diritti in sanità, cioè ospedale unico e pronto soccorso per le zone disagiate, collegamento veloce Perugia Chiusi e centralità, per l’Umbria, dell’asse viario e ferroviario (A1 e Frecciarossa) , manutenzioni e acque perenni per il lago, legislazione speciale per le zone di confine, come la nostra, per trasporti, sanità e scuola, assetto del territorio. Attenzione per le realtà produttive esistenti e stimoli alla nuova imprenditoria. Gli elettori di tutte le parti politiche si augurano che in questa legislatura, questi problemi e le relative soluzioni abbiano prime risposte.

In questi giorni a Città della Pieve si è discusso sulle dimissioni della consigliera comunale Kety Neri della lista LiberaMente, causate, secondo quanto detto, da una serie di presenze del sindaco Risini ad alcune iniziative della Lega. Credo che sia interesse, di tutti i pievesi e di tutti gli abitanti della zona, che il sindaco di Città della Pieve abbia il miglior rapporto possibile con gli amministratori regionali da cui dipendono le scelte di cui abbiamo parlato. E questo vale per tutti i sindaci e gli amministratori della zona. I tempi delle scelte ed i nodi che verranno al pettine non è lontano, lo abbiamo ricordato anche nel nostro giornale.

Penso che la Lista LiberaMente, a cominciare dal Sindaco,  anche se ha preso in primo luogo i voti degli elettori di centro destra, sia stata e sia una lista indipendente, autonoma e trasversale.  Anche se qualche rischio lo corre e lo correrà, come è naturale. Ma vedo rischi indigeni più che perugini o regionali. Come lavorare per ottenere i risultati di cui parliamo ed attraverso quale tipo di rapporti con i partiti di maggioranza e con gli amministratori regionali è compito della Giunta, in particolare è compito di Risini. Che verrà giudicato, in primo luogo, alla fine del suo mandato, per i risultati ottenuti nel governo della città, molto meno per le frequentazioni.

C’è da dire che oggi la politica si fa sempre più tramite cene e occasioni mangerecce, ma se io fossi sindaco, mi rapporterei con la maggioranza regionale, qualunque maggioranza, e con qualunque amministratore regionale, nelle sedi dedicate, quelle istituzionali, e non in altre occasioni.

Ma non per caso io non sono sindaco.

Gianni Fanfano