Avevamo detto che per Matteo Merluzzo, il giovane atleta pievese, era arrivato il momento di alzare l’asticella e provare a vedere cosa sarebbe successo, quali sarebbero stati i risultati. Lo avevano detto Matteo e Sabina, anche quando li avevamo intervistati qualche tempo fa. Diciamo che sono stato, che è stato di parola.
Ieri nella 33° Edizione della “San Gemignano – Volterra”, in terra etrusca, una gara lunga 30 chilometri, molto dura e competitiva, con un percorso ondulato, come sa bene chi conosce quelle splendide terre, e con gli ultimi 5 chilometri in salita, Matteo, che correva la distanza per la prima volta, ha fatto centro. Secondo assoluto in 2 ore e 4 minuti.
E se si continua ad alzare l’asticella, non si può non pensare alla prossima prova, alla prova “Regina” per chi corre, come l’ha chiamata anche lui. Cioè non si può non pensare alla “Maratona”, quella che corse Filippine, quella che corse Abebe Bikila, scalzo, tra i sampietrini di Roma nel 1960, la gara che conclude ogni Olimpiade.