Home Argomenti Economia  Chianciano. Dopo il Covid ora le bollette rischiano di paralizzare il settore...

 Chianciano. Dopo il Covid ora le bollette rischiano di paralizzare il settore turistico

Condividi

Settembre è sempre un mese che ci mette di fronte a bilanci in generale e a Chianciano, tutti gli operatori del settore turistico alberghiero riflettono sull’agosto trascorso e sul  futuro. Intanto la pausa forzata dovuta al covid ha lasciato delle ferite che in alcuni casi hanno portato alla morte alcune aziende alberghiere, che non avendo superato quel momento di crisi, hanno chiuso definitivamente i battenti. Tuttavia una ripresa in generale del turismo si è notata pur senza raggiungere i numeri precedenti alla pandemia. Chianciano si è offerta ai turisti con un dignitoso calendario di eventi e attività che andavano dal ballo alla musica dalla cultura ed eventi enogastronomici. Un po’ paradossale era il cantiere per la ristrutturazione di piazza Italia, aperto proprio nel periodo di punta della pur limitata affluenza… ma per come viene (non)vissuta la piazza negli ultimi tempi, forse nessuno si è accorto che ci fossero lavori in corso. Sui social, da parte di imprenditori chiancianesi si è registrato un certo malcontento per il look della cittadina non proprio smagliante…Ma diciamo che superata la pandemia, i motori si sono ormai rimessi in moto per riprendere il lavoro e progettare nella maniera più opportuna il futuro. Ma come spesso accade, quando si crede di aver oltrepassato l’ostacolo, un altro se ne presenta a creare problemi. E infatti sia MassimoCaputi, presidente di Federterme, sia Daniele Barbetti, presidente federalberghi Toscana, lanciano l’allarme per il rincaro bollette. Ma per avere più chiara la situazione guardiamo nello specifico dei numeri. Nel 2019 il costo dell’energia necessaria alle terme ammontava a venticinquemila euro. Oggi per lo stesso consumo ce ne vogliono trecentomila.  E per una attività alberghiera di trenta camere, la bolletta dell”energia elettrica è lievitata dai quattromila euro del luglio 2021 ai quattordicimila del luglio 2022. E’ chiaro che la situazione è gravissima e rischiosa per aziende e lavoratori del settore. Sicuramente il governo dovrà intervenire con appropriate misure che consentano alle attività di far fronte a questa gravissima situazione. Caputi fa notare anche come la Spagna abbia destinato delle cifre consistenti per permettere alle aziende di superare una situazione tanto grave, cifre che diventano stratosferiche se confrontate e quelle che timidamente vengono poste in campo dal governo italiano.

Nunzio Dell’Annunziata