(comunicato stampa) Chiediamo un Consiglio Comunale aperto, invitando i Vertici della politica Umbra ed i vertici delle due Cooperative, per la salvaguardia del territorio e dell’occupazione. Sta destando molta preoccupazione sia tra i dipendenti, ma anche tra la popolazione, la notizia che da qualche giorno gira sulla fusione tra Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno, dando vita a Unicoop Etruria, comunicata il 13 Gennaio 2025.
La Realtà Castiglionese, nonostante le difficoltà, è ancora un colosso, Coop Centro Italia vanta oltre 270.000 soci, 2.300 lavoratori e 76 punti vendita distribuiti in Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo. Dopo anni di difficoltà per coop Centro Italia, con la delocalizzazione a Terni di alcuni reparti, freschi e ortofrutta e l’utilizzo di una cooperativa ternana, per la gestione del magazzino, dopo che i 38 negozi della Toscana, molto redditizi, erano stati venduti per ragione di bilancio a Unicoop Firenze, adesso si da atto, nel silenzio più totale, anche a silenziare qualche situazione finanziaria spregiudicata, che probabilmente ha creato questa situazione. Sappiamo anche di un piano di esuberi, con accompagnamento alla pensione.
Di certo si sa che rientrano al magazzino di Pucciarelli i 2 servizi di fresco ed ortofrutta che erano stati delocalizzati, da qualche anno, a Terni, dopo l’acquisizione della sede Superconti, che in questo piano, sembra che rientrino alla base.
Di certo Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia rappresentano due importanti cooperative del sistema Coop, e ciascuna con una storia unica e un forte legame anche con il territorio, dove a Castiglione del Lago, a Pucciarelli, già dagli anni 70, addirittura, legata alla comunità in cui operano, avendo poi una crescita esponenziale, negli anni 2000, per poi registrare negli ultimi anni un forte rallentamento, anche se come fatturato rimane tra le prime in Umbria, dopo PAC2000 e le Acciaierie di Terni.
Sappiamo invece che Unicoop Tirreno, è stata fondata 80 anni fa a Piombino in provincia di Livorno, conta oggi 510.000 soci, 3.500 dipendenti e gestisce 98 supermercati in Toscana, Lazio e Umbria. Leggiamo invece che i Sindacati, si esprimono con dei timori, relativamente a questa operazione di fusione, che comporterà per l’Umbria la riorganizzazione della sede legale che non sarà più nella regione ma avrà il suo assetto di direzione politica e amministrativa in Toscana.
Cosa molto preoccupante, vedendo il Centro Direzionale, costruito da qualche anno, dove lavorano qualche centinaia di dipendenti, che non credo disposti a trasferirsi a Piombino. Si perde così il controllo di una grande realtà cooperativa che si allontana dal potere decisionale nella nostra regione, con grande preoccupazione, sulle ricadute in termini di sviluppo e occupazione che potrebbero determinarsi in Umbria”.
Ci Auguriamo, che venga rispettato “l’obiettivo di rilanciare la cooperativa e assicurare la sua sostenibilità è condiviso perché costituisce l’elemento prioritario per garantire l’occupazione, ma la riorganizzazione della cooperativa in funzione della fusione già definita, credo che vada valutata in un confronto anche con la politica e con la popolazione.
Chiediamo perciò la salvaguardia dei livelli occupazionali e dell’importanza del territorio, non possiamo permetterci una delocalizzazione ulteriore, invitando anche a trattenere il cuore pulsante di questa Realtà in Umbria.
Chiediamo chiarimenti urgenti, in maniera pubblica, per la sede ed i magazzini di Castiglione del Lago, auspicando che non abbiano ripercussioni in termini di occupazione o con ulteriori esternalizzazioni, chiediamo anche l’intervento del nuovo governo Regionale e dell’Assessore perché si abbiano chiarimenti.
Qualche anno fa , quando emerse grande preoccupazione, tra i dipendenti e la popolazione locale, a seguito di scelte economiche sbagliate, si organizzò un Consiglio Comunale aperto, invitando le Istituzioni Regionali ed i vertici della Copperativa.
Chiedo che si dia seguito immediato, per cercare di salvare il salvabile, visto che in pochi erano a conoscenza di questa situazione, che si potrebbe ripercuotere sul territorio, che ci viene venduta come opportunità, portando via però il centro Direzionale, spostandolo in Toscana, e lasciandoci magari solo i magazzini con cooperative esterne a gestirlo, con poche ricadute nel territorio.
Paolo Brancaleoni
Capogruppo Castiglione Civica e le sue Frazioni