(riceviamo e pubblichiamo”
La Città che vorremmo Castiglione del Futuro…tra 10, 15 anni ma anche 20 anni, come sarà Castiglione… è il momento per aprire un confronto all’interno del Consiglio Comunale.
Chiedo un tavolo permanente, con una Commissione, che si occupi di guardare avanti del Consiglio Comunale, coinvolgendo le minoranze e soprattutto i nostri cittadini.
Dopo 6 anni, avendo avuto l’Onore di Rappresentare i nostri concittadini, senza partiti alle spalle, e con Onore sedere sugli scranni del Governo della città, vorrei fare una riflessione.
In questi anni, abbiamo parlato di parcheggi, sanità, guerre, pari opportunità, violenze di genere, cimiteri, asfalti, buche, scuole, asili, frazioni abbandonate, di fontane che non funzionano, questo secondo me dovrebbe riguardare la normale gestione dell’Amministrazione comunale, come le buche, lo sfalcio dell’erba, problemi quotidiani che la gente sente ogni giorno, di cui talvolta, molti non sono stati risolti ed alcuni gestiti, ma ogni Amministratore che sta in mezzo alla gente sente quale sono le problematiche e soprattutto da ad esse delle priorità, per risolverle.
Valorizzare ed essere attrattivi con i poli scolastici, un alberghiero, un istituto Tecnico Tecnologico, un liceo
Ma la mia riflessione è un’altra, basta parlare solo di queste problematiche, guardiamo alto, programmiamo le cose, facciamo accadere le cose, diamo il nostro contributo, ognuno di noi ha in testa un progetto di come vorrebbe Castiglione tra 20 anni.
In questi anni, non ho mai sentito parlare di futuro, il futuro di questo paese, progettare una Castiglione da lasciare ai nostri figli, ai nostri nipoti.
Eppure eravamo partiti bene nel 2019, appena insediata, la precedente legislatura, come primo atto, si fece l’acquisto del terreno per ampliamento ricicleria, poi rimasta chiusa 3 anni e riaperta dove era, anzi più piccola, per poter trasferire i cantiere comunale zona stazione ed al posto dell’attuale “indecoroso” cantiere ex mattatoio comunale, doveva sorgere il nuovo distretto sanitario, che avrebbe dovuto sostituire quello attuale “vergognoso” partendo così anche con la riqualificare l’attuale lungolago, e con la realizzazione di un distretto sanitario o casa della salute.
Abbiamo finalmente l’opportunità che dopo 30 anni di promesse, abbiamo i soldi da 3 anni per fare la variante di Castiglione che sarà, se fatta, la svolta per Castiglione del Lago, abbiamo bisogno di realizzare una Casa della salute o Distretto Sanitario, per avere una sede efficiente e dignitosa.
Abbiamo bisogno di riqualificare il nostro unico lungolago, facendolo tornare a vivere anche dalle famiglie.
Bene il progetto, votato da tutti, per la dele localizzazione del Centro addestramento della Guardia di Finanza, votato ad unanimità e che consentire di riqualificare anche in parte la frazione di Pozzuolo, ma saranno necessari tanti altri interventi.
Via Roma, strada principale, che va riqualificata, una Via Bruno Buozzi, che va rivitalizzata. Anche con la riapertura finalmente dopo 5 anni delle scuole medie.
Un Borgo storico meraviglioso, dove va progettata una Mobilità alternativa, che coinvolga anche le frazioni, con un mezzo elettrico che giri per collegare il capoluogo alle frazioni.
Il Turismo, dopo la perdita della Coop Centro Italia, con il suo Centro direzionale, perdita di lavoro, ma anche di tante entrate anche per le casse comunali, con il gettito IRPEF, ma come possiamo, essere un paese a dedizione turistica, dovremmo essere più accoglienti, proporre una nuova mobilità, un collegamento tra il centro storico ed il lago, che diventino tutt’uno.
Togliamo le auto dal lungolago e dal borgo, almeno nel periodo estivo.
Ultimiamo quei 3 km. di pista ciclabile, che consentono di chiudere l’anello della pista ciclabile del Trasimeno, una vera pista ciclabile, con un’adeguata manutenzione e tutta in asfalto, così da essere fruibile da tutti ed avere meno manutenzione, un turismo green sempre più richiesto.
Valorizzare ogni nostra frazione, inserendola in un contesto di collegamento continuo con il capoluogo, lasciare le scuole e gli asili sulle frazioni
Basta interventi spot, che se non inseriti in un disegno globale, possono diventare cattedrali nel deserto ed anche antiestetici, vedi ascensore lato sud del paese.. un’opera probabilmente utile…ma troppo impattante.
Lottare per una stazione dell’alta velocità, che potrebbe essere Creti o al massimo Chiusi, se utilizzabile e che dia vantaggi in termini di adeguatezza, ma non certamente Rigutino, troppo lontana dall’Umbria.
Abbiamo 130 ettari di aeroporto, dopo poter sviluppare migliaia di progetti come la Città del Volo, tra storia e futuro, farci una scuola volo.
La valorizzazione del lago e delle Isole, dei borghi e di tutto ciò che ci gira intorno, trasformarle da problema ad opportunità.
Un’Unione dei Comuni che diventi leader dei Comuni del Trasimeno, che sia un punto di riferimento, non un ostacolo, come già succede in molti territori della vicina Toscana.
Un tavolo che coinvolga tutti, ma anche il privato, che debba investire per avere una Città che traguardi il futuro, di cui tutti devono fare la loro parte, per il bene del territorio, ma con gli investimenti dei privati, che dovrebbero portare idee e sviluppo, solo così ci sarà un futuro.
Valorizzare i percorsi monumentali e storici del Trasimeno, mettendoli in rete, vendendoli come unicità, intercettare il mercato americano, convincere tante persone a tornare ad abitare e rivitalizzare le nostre frazioni, con una qualità della vita unica, ma dando opportunità di lavoro e sviluppo,
Basta gestire, come si sta facendo, ma è ora di progettare di discutere, di arrabbiarci, ma di trovare la sintesi per una Castiglione del Lago, e ribadisco Lago, come elemento fondamentale.
Un Grande “Patto” per Castiglione del Lago, che coinvolga tutti e che ascolti tutti, senza presunzione e senza bandiere, facciamo per la Comunità, impariamo dai migliori, e spesso la vicina Toscana e maestra in questo.
Io e noi ci crediamo, ma il tempo sta scadendo… q questa Legislatura, nonostante le guerre interne e la ricerca di poltrone, mancano ancora più di 3 anni e mezzo e rimanere immobili significherebbe che rimarremmo indietro ancora di più rispetto ad altri territori, che si sono già rigenerati, come Foligno, Todi, Spoleto, Città di Castello, Gubbio, Assisi, abbiamo tutte le carte in regola per farlo, non sprechiamo tempo, lavoro duro a testa bassa, se vogliamo che ci sia un futuro, altresì sarà ancora più abbandonato di oggi.
Paolo Brancaleoni
Capogruppo
Castiglione Civica e le sue Frazioni
