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Rita Fiorini Vagnetti “A proposito delle Giornate Programmatiche di Chiusi”

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Cultura,  turismo, arte, ed incoming, un accostamento interessante se le varie tematiche sono approfondite nella giusta dimensione e collocate nella ” casella di appartenenza”. Non si può parlare di “stati generali della cultura” per non cadere nella provocazione di risalire a tempi molto lontani ed istituiti con ben altri scopi ed obiettivi (La Francia docet). Rimanendo e calandosi nell’attuale realta’ si puo’ pensare solo ad un ensemblement di approfondimenti che e’ ben cosa ardua riuscire a mettere insieme senza incorrere nell’errore di creare qualche piccola incertezza o confusione.

Comunque sia con il termine cultura possiamo pensare non solo ai contenuti accademici ma ad una nuova “equazione del benessere”. La cultura può vantare un  alto moltiplicatore nell’attivo del turismo, del commercio, e anche dell’edilizia e dell’agricoltura, atto a rappresentare una bella fetta dell’economia nazionale. Valore estetico e valore economico, in una importante coincidenza, vengono spesso realizzate dai nostri imprenditori, sfruttando l’immenso patrimonio di storia e di bellezza del nostro paese. Si potrebbe arrivare a pensare che la cultura diventi e sia un vero e proprio fattore produttivo del futuro, in buona sostanza la cultura genera  creativita’ e stimola l’economia

Innumerevoli sono le opportunità di un Paese , attraverso il turismo culturale, per un impulso significativo all’economia.Un qualsiasi luogo può costruire la propria identità, la propria anima, la propria cultura, le proprie tradizioni, valorizzando colossi  architettonici, sculture, quadri, mostri, musei  con il loro patrimonio di opere d’arte. Tutto cio’ per attirare l’attenzione, l’interesse, la disponibilita’  di eventuali possibili viaggiatori , in stretto contatto con i piu’ svariati settori. Il turismo, in tal senso, svolge un ruolo di vitale importanza in una piu’ vasta progettazione di sviluppo dello stesso territorio. Il turismo culturale  non e’ solo  sterile nozionismo e’ un’opportunita’ per favorire la conoscenza , stimolando la mente e il  cuore.

Pertanto , sia un turismo di massa che  d’elite con progetti, iniziative, manifestazioni, crea un sinergia anche con le aziende, i piccoli e grandi centri commerciali,  gli artigiani e quant’altro, creando non solo souvenirs ma soprattutto ricordi ed esperienze

Una forma di marketing turistico che pero’ non può’ e non deve basarsi sull’improvvisazione ma deve essere costruito  su una articolata  proposta culturale, una sorta di prodotto turistico

Solo per citare un riferimento senza alcuna velleità propositiva di emulazione pensiamo al FESTIVAL DELLA MENTE di Sarzana, ovviamente con la presenza di validi e qualificati relatori dei vari argomenti. In pratica un pacchetto di incoming articolato nelle varie fasi delle proposte , a vantaggio di coloro che hanno voglia , tempo e possibilita’ di gustare realta’ nuove, diverse dalle loro, pur di piccoli , antichi centri, borghi della nostra bella Italia

Ovviamente il mio e’ solo un momento di riflessione, di esternazione di qualche idea assolutamente personale, provocata dalla presentazione delle due giornate programmatiche generali su cultura, arte, turismo, di prossima realizzazione.

Rita Fiorini Vagnetti