ARCHIVIO DEL CORRIERE PIEVESE
29 APRILE 2017
E’ stata approvata dal consiglio comunale di Città della Pieve una mozione avente ad oggetto la “Riorganizzazione Ospedale Beato Giacomo Villa”. Nella seduta odierna il testo, proposto dalle minoranze, è stato emendato su richiesta del gruppo di maggioranza e con le successive modifiche è stato votato all’unanimità.
Nel dispositivo viene proposto “il superamento della sperimentazione del Punto di prima assistenza e il ripristino di un Pronto Soccorso come già richiesto con Delibera di Giunta Comunale n. 161 del 1/9/16 e trasmessa alla Regione il 2/9/16”. Non solo, il Consiglio comunale chiede “il potenziamento del 118 con l’inserimento (in aggiunta ai mezzi già presenti ) di un’auto medicalizzata oppure di un’altra ambulanza”. Richieste che necessariamente prevedono “che venga rivisto il Piano Sanitario Regionale ai fini di una riorganizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza”.
“Questa amministrazione – spiega il sindaco Fausto Scricciolo – si è trovata ad affrontare la riqualificazione dell’Ospedale sulla base di scelte precedenti al suo insediamento. Sosteniamo con forza gli investimenti che riguardano l’implemento di tutta una serie di attività sanitarie specialistiche, diognostiche ed ambulatoriali che sono in atto nel passaggio da un ospedale che, inutile negarlo, non assolveva più pienamente al suo nome e una Casa della Salute potenziata che rappresenta il futuro per quello di cui questa comunità avrà sempre più bisogno. Per quanto attiene l’emergenza stiamo cercando con ogni forza e mezzo di portare avanti politiche che, nel solo interesse della comunità, sappiano individuare nelle normative vigenti ogni possibile miglioria alla riforma. Ecco da dove nascono le proposte contenute nel documento, la cui votazione unanime mostra come questa maggioranza sia espressione dell’intera comunità. Senza demagogia e con grande senso di responsabilità stiamo lavorando attraverso continui contatti e verifiche don le autorità preposte”.
Il sindaco Fausto Scricciolo ha annunciato che su richiesta dell’Assise il documento verrà trasmesso agli ambiti regionali. Di seguito i testo integrale:
MOZIONE: RIORGANIZZAZIONE OSPEDALE BEATO GIACOMO VILLA
PREMESSO
Che il progetto di riconversione ospedaliera previsto dalla deliberazione del Direttore Generale dell’ azienda USL Umbria 1 n.506 del 10 giugno 2014 (mai approvato dal Comune di Città della Pieve), si è concretizzato nel piano attuativo per l’attivazione della Casa della salute (delibera n.227 del 22/02/2017) che ha previsto al 1/3/2017 la chiusura di tutte le attività a carattere esclusivamente ospedaliero svolte presso il Presidio di Città della Pieve;
Che tale piano attuativo prevede l’adozione di un nuovo modello organizzativo dell’area Emergenza Urgenza consistente nell’attivazione sperimentale di un punto di Prima Assistenza con una turnazione medica ed infermieristica H24.
CONSIDERATO
che Città della Pieve rientra nella strategia delle aree interne per l’utilizzo delle risorse della programmazione comunitaria;
che dalla Prima Commissione Consiliare della Regione Umbria presieduta da Andrea Smacchi riunita per un confronto tra i sindaci dei comuni dell’Area interna dell’Orvietano è emerso che “I sindaci hanno evidenziato le numerose difficoltà del territorio, dallo spopolamento alla carenza di servizi, dalla mancanza di occupazione all’invecchiamento demografico, dalle strade colabrodo alla banda larga fino alla sanità”;
che il Presidio di Città della Pieve quindi può ritenersi in un’area “disagiata”, in ambiente “montano o premontano”, con “collegamenti di rete viaria complessi” rientrando così nella casistica che rischia di superare “i tempi previsti per un servizio di emergenza efficace” come sancito dall’art.9.2.2 del DM70 del 2/4/2015;
che al momento sul nostro territorio non è presente una pista di elisoccorso e che non è stato avviato il processo di una vera integrazione tra medici di medicina generale ed operatori della guardia medica per garantire la continuità assistenziale h24;
che Città della Pieve ha una posizione geografica peculiare e strategica rispetto alla ferrovia e all’autostrada ed il Presidio Pievese è stato da sempre un riferimento sanitario per le aree dell’Alto Orvietano, della bassa Valdichiana e del Trasimeno raccogliendo un bacino di circa 30.000 persone;
che tra i cittadini di Città della Pieve c’è una preoccupazione diffusa per il futuro della sanità pievese;
che il sistema dell’emergenza/urgenza nell’Area del Trasimeno così come è stato organizzato mostra delle carenze;
che il Comune di Città della Pieve ha una popolazione variabile legata a flussi turistici ed è tra l’altro sede di due importanti istituti scolastici con una popolazione complessiva di più di 1300 studenti;
nel rispetto del diritto alla salute sancito dalla Costituzione , di cui il sindaco è garante,
CHIEDIAMO
Un voto unanime del Consiglio Comunale che equivale ad un impegno di tutte le parti affinché si arrivi alla realizzazione dei seguenti punti:
- Che si riveda il Piano Sanitario Regionale ai fini di una riorganizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza, alla luce di quanto indicato in premessa e del punto 9.2.2. del D.M 70/2015;
- Il potenziamento del sistema Emergenza Urgenza 118 con un’auto medicalizzata oppure un’altra ambulanza 118;
- Il superamento della sperimentazione del PPA e il ripristino di un Pronto Soccorso come già richiesto con Delibera di Giunta Comunale n. 161 del 1/9/16 e trasmessa alla Regione il 2/9/16;
Che la Commissione Servizi Sociali monitori l’intero processo di riorganizzazione
dal giornale on line del Comune di Città della Pieve
*il titolo è del Corriere Pievese