Comunicato Stampa Pd Ficulle. All’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 07/06/2016 c’era l’approvazione del bilancio di previsione e degli atti conseguenti, nonché la presa d’atto del Preliminare delle Aree Interne.
Senza il ben che minimo rispetto delle regole, in primis quelle democratiche, il Sindaco ha inserito il pippone della Cucina per discutere, pensate un pò, di un post apparso su facebook con conseguente show che purtroppo e, qui la nota bruttissima, è degenerato in un attacco sconsiderato e senza precedenti nella sala del Consiglio Comunale di Ficulle, nei confronti in particolare della Consigliera di opposizione I. G.
Ovviamente la diretta interessata visto che da parte di chi ha sbagliato invece delle scuse si intraprendono le crociate, sta raccogliendo gli atti per tutelare se stessa e la propria dignità ed anche il Comune.
Siamo stufi di questi atteggiamenti e di questi polveroni creati ad arte e con l’unico scopo di tenere in allarme le truppe cammellate e spostare l’attenzione, affinchè i cittadini non si rendano conto di quello che succede realmente.
Il Consiglio Comunale è il luogo istituzionale per eccellenza per una Comunità, dove si esercita la democrazia in nome del popolo e non può essere quello in cui è stato trasformato la sera del 7 giugno.
Il Comune è la Casa di Tutti i Ficullesi, non del Sindaco.
Un altro record di questa Amministrazione.
Questo è l’argomento, tutto il resto sono schermaglie in politichese.
In merito al finanziamento del Clanis per la realizzazione di una cucina , il problema sollevato dall’opposizione sull’unico atto che di questo progetto è passato in Consiglio Comunale,è sul contratto di comodato.
Una questione di Diritti.
In particolare sull’art. 5 che recita:”In ogni caso l’uso della predetta porzione di immobile da parte del Comune o di terzi dovrà svolgersi nel pieno rispetto dei principi della Chiesa con preclusione assoluta dallo svolgimento di attività politica, sindacale o in contrasto con i valori della Chiesa.”
Qualsiasi persona dotata della minima cognizione democratica e normativa capisce che un locale gestito da un Ente Pubblico, realizzato con soldi pubblici non può avere limitazioni di questo genere e preclusioni all’uso da parte di tutti i cittadini, compresi quelli che non operano nel pieno rispetto dei principi della Chiesa, qualunque sia la Chiesa.
E’ un atto palesemente anticostituzionale.
Nessuno si è posto il dubbio che un atto di questo genere può inoltre provocare un danno primo al Comune e a seguire a tutti i Consiglieri che lo hanno votato.
Qualsiasi cittadino o associazione interessata direttamente o indirettamente, come potrebbe essere un ristoratore, un agriturismo un associazione per i diritti civili, impugnando questo atto potrebbe tranquillamente avere ragione ed il Comune sarebbe costretto a ripagare i danni.
Se poi ogni volta che scrive la Società Patto 2000, che tra l’altro ha il compito di controllo, si scopre una cosa diversa da quella che è stata raccontata ai cittadini ed ai consiglieri, il problema non è certo dell’opposizione.
Ognuno si assuma le sue responsabilità soprattutto quando sbaglia cosi clamorosamente.
Un consiglio a questi signori: Pensate a Ficulle e non al vostro orgoglio e al consenso, chiedete scusa per come vi siete comportati, modificate il contratto e dite ai cittadini quale potrà essere la vera destinazione della cucina, il cui uso è stato previsto e dichiarato nella richiesta di finanziamento dall’Amministrazione e non dall’opposizione
Il Circolo del Partito Democratico di Ficulle esprime solidarietà in particolare alle Consigliere del Gruppo di Opposizione “FARE per FICULLE”, che nella seduta del Consiglio Comunale del 7 giugno sono state oggetto di violentissimi attacchi verbali.
Un atteggiamento ed un comportamento inqualificabile ancora più grave perchè avvenuto nei confronti di donne e nella sala del Consiglio Comunale.