I Sindaci del Trasimeno “Non abbiamo bisogno di demagogia”

by Gianni Fanfano

Unione dei Comuni nota dei Sindaci

Tutti i Comuni del Trasimeno stanno presentando il piano Iti e la “Città del Trasimeno” in una serie di incontri appositi che si tengono nei territori. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di cittadini ed informarli sia sulle finalità dell’Investimento territoriale integrato che sui vantaggi e le prospettive che l’Unione dei Comuni potrà avere sulla vita pratica di ognuno di loro. Prima di questa fase lo statuto dell’Unione e l’atto costitutivo sono passati più volte nei consigli comunali e quindi discussi con, e dalle, forze politiche che nel consiglio sono rappresentate.

Nell’Unione dei Comuni non si parla di fusioni ma di associare servizi e funzioni utilizzando forme e strumenti più agevoli. Le ultime modifiche apportate allo statuto di fatto ne rendono la struttura ancora più snella e semplice lasciando liberi i Comuni di associare servizi e funzioni caso per caso e dopo gli approfondimenti e le valutazioni che ognuno potrà sviluppare, come già è avvenuto quando gli stessi Enti hanno deciso di associare i servizi sociali e turistici utilizzando la forma del Comune capofila invece di quella dell’Unione.

I vantaggi saranno notevoli se il territorio sarà in grado di sfruttare l’opportunità che l’ITI e l’Unione rappresentano. Come già annunciato, questo avverrà, a partire dalla razionalizzazione dei costi, dalla revisione funzionale dei servizi e attraverso il maggior peso specifico che un territorio di 58mila abitanti potrà rappresentare nelle sedi istituzionali sovra ordinate. Con i processi di informazione che si stanno attuando intendiamo rafforzare e incentivare il senso di appartenenza al territorio che è forza di propulsione per il singolo.

Ogni Comune mantiene il proprio personale, la propria identità e la propria natura giuridica. L’Unione gli da in più la capacità di avvalersi della collaborazione con i Comuni vicini per svolgere meglio alcuni servizi. Il personale previsto per l’avvio è lo stesso che risiede nei Comuni e che già svolge tali funzioni e continuerà a svolgerle nelle stesse sedi. Come già avviene con il comune capofila il costo del servizio associato somma gli impegni di spesa dei vari comuni su quella materia (es: sociale e turismo) cercando di ottimizzare il servizio, l’impiego di personale e ridurre i costi. Possibile che quello che tutti si auspicano, unire le forze, razionalizzare le risorse, efficientare la pubblica amministrazione, dare risposte uniformi, ricercare maggiore qualità e professionalità, possa essere per qualcuno un problema? Possibile che a dare giudizi su un Trasimeno che da decenni insegue l’obiettivo di essere una delle prime realtà dell’Umbria sia chi ha una storia politica ben più recente?

Lo sfascismo continuo di chi pensa di avere la ricetta giusta purtroppo limita anche la capacità di comprendere che le scelte, tutte, rimangono ancora in capo ai Consigli comunali e che quello dell’Unione è un consiglio che si apre alla discussione, al dibattito ed al confronto tra i vari Comuni, tutti rappresentati allo stesso modo e tutti partecipi di un percorso che è solo all’avvio e che solamente nella più totale condivisione potrà crescere. L’auspicio delle amministrazioni del Trasimeno è che ciò avvenga, perché solo così il Trasimeno può candidarsi a governare se stesso e tutelare l’immenso patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale che lo contraddistingue. L’incapacità di chi vuole leggere da lontano il territorio con presunzione, non aiuta certo la comprensione e il dialogo che invece si vuole avviare. Non abbiamo bisogno di demagogia ma di opportunità per la gente che vive e viene in quest’area.

Fausto Scricciolo

Presidente della Conferenza dei sindaci del Trasimeno

per conto degli 8 Comuni

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