dal Corriere dell’Umbria del 20-11-2015 di Nicola Bossi
Li ha nominati il prefetto di Perugia per “la prosecuzione e il completamento dei contratti in corso” Salvatore Santucci, Donato Mario Pezzuto e Antonio Mancini nominati amministratori di entrambe le aziende
Nuovo capitolo nel caso Gesenu. Ieri il prefetto di Perugia Antonella De Miro ha commissariato l’azienda umbra che gestice la raccolta e lo smaltimento di rifiuti in gran parte della regione e in altri temtori del Paese. Il provvedimento riguarda direttamente Gesenu e Gest. La nota ufficiale da Piazza Italia indica tré super-tecnici da schierare almeno per i prossimi sei mesi. Si tratta di Salvatore Santucci, Donato Mario Pezzuto e Antonio Mancini. ^ a pagina 19 Nicola Bossi Salvatore Santucci, Donato Mario Pezzuto e Antonio Mancini nominati amministratori di entrambe le aziende Gesenu e Gest commissariate dal prefetto.
Era nell’aria ormai da settimane anche dopo il lungo braccio di ferro tra soci pubblici e quelli privati per mettere in campo un nuovo cda Gesenu dopo l’interdittiva antimafia e le dimissioni dell’ad Gentile. Il prefetto Antonella De Miro ha sciolto la riserva ed ha di fatto commissariato Gesenu e Gest.
La nota ufficiale da Piazza Italia è partita intomo alle 18 con tanto di triumvirato super-tecnico da schierare almeno per i prossimi sei mesi. Si tratta di Salvatore Santucci, Donato Mario Pezzuto e Antonio Mancini.
“I provvedimenti di commissariamento – si legge – sono stati adottati sentito il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione, a conclusione del procedimento di verifica della sussistenza dei presupposti di interesse pubblico per l’attivazione delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio previste dall’articolo 32 del di 90/2014.
In occasione della Conferenza dei servizi del 12 novembre scorso, è emersa la necessità di garantire la prosecuzione di funzioni e servizi indifferibili la cui interruzione, trattandosi di attività collegate all’igiene urbana e alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, andrebbe ad incidere gravemente su diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, oltre a poter determinare un rilevante impatto sui livelli occupazionali della provincia”.
Da Gesenu nessuna reazione anche se è stato ratificato il nuovo cda e l’ingresso dell’amministratore delegato Dante De Paolis. In teoria i tre commissari si dovrebbero occupare di gestire contratti e appalti che erano stati sospesi con l’interdittiva dopo le anomalie registrate in terra di Sicilia dove la Gesenu ha operato con società in odor di mafia .
Il cda e il nuovo ad dovrebbe restare saldamente in carica e gestire tutti gli altri aspetti della società. Ma ruoli, funzioni ed organigrammi saranno delineati nei prossimi giorni.