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Fusione dei piccoli Comuni, Montegabbione sulle barricate

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Dalla Nazione Umbria. C’è anche Montegabbione tra i piccoli Comuni italiani che si sono uniti in associazione per contrastare la proposta di legge che prevede la fusione obbligatoria per i Comuni che hanno meno di cinquemila abitanti. La proposta è stata depositata dal deputato del Pd Emanuele Lodolini alla commissione affari costituzionali della Camera e prevede un periodo di due anni entro i quali gli enti locali che si trovano ad avere un così esiguo numero di abitanti avranno a disposizione due anni per scegliere le modalità e gli altri municipi con cui unire le forze prima che intervengano di autorità le Regioni a decidere in maniera autonoma come procedere con gli accorpamenti.

Nell’Orvietano la questione è già dibattuta da tempo e, due anni e mezzo fa, si era anche svolta una consultazione cittadina tra i cinque Comuni della zona nord del comprensorio (Fabro, Ficulle, Monteleone, Montegabbione e Parrano) per procedere ad una fusione che tuttavia venne bocciata dal voto popolare. Ora si tratta di dover fare i conti con una probabile ed imminente decisione parlamentare e ben 112 sindaci di queste comunità minori si sono organizzate per opporsi ad un progetto che interessa migliaia di paesi, ma che comporterebbe, secondo gli interessati, risparmi irrilevanti a fronte dei problemi che causerebbe.