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Spareggio Moiano – Ponte d’Assi. E’ polemica e scende in campo anche la politica

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Domani sera sul campo di Castel Rigone era previsto l’ultimo spareggio secco per la permanenza in Prima Categoria fra il Moiano e il Ponte d’Assi, una frazione di Gubbio. Chi perdeva retrocedeva chi vinceva restava in Prima. Nei giorni scorsi la società eugubina aveva chiesto uno spostamento della data perché a Gubbio il 21 maggio c’è la Festa dei Ceri Mezzani. Un appuntamento importante , ma minore rispetto alla Corsa dei Ceri di domenica scorsa. Diciamo come un “Lancio della Sfida” per il nostro Palio. 

Sullo spostamento e sulla data in cui giocare lo spareggio non è stato trovato un accordo tra le squadre e la Lega Calcio Regionale, per cui parrebbe che gli eugubini non si presenteranno in campo, per protesta.

Riportiamo sotto le prese di posizione delle due società interessate. Normale amministrazione. Ma anche un’altra posizione. Quella di un politico. Poteva infatti mancare la politica? Poteva la politica, di fronte alle quisquilie che travagliano il mondo,  farsi sfuggire una occasione così importante per occuparsi dei seri problemi della collettività locale? Un unico appunto.  Che i Ceri siano “irrinunciabili” per gli eugubini ci può stare. Che lo siano anche , come si dice, per tutti gli umbri ci sembra farla un poco alta. “Cala Trinchetto!” potremmo dire. Almeno fino a quando anche noi staremo in Umbria. (g.f)

Le note sono state tratte da Settecalcio e da Tuttoggi. 

PONTE D’ASSI Negato anticipo per i Ceri Mezzani

Grande rabbia in casa Ponte d’Assi. Come riporta stamattina il Corriere dell’Umbria infatti è probabile che il club eugubino, impegnato domenica nello scontro play out finale con il Moiano dove c’è in palio la salvezza in Prima categoria, sia costretto a retrocedere senza battagliare sul campo.

“La vicenda ha dell’incredibile – racconta il giornalista – e ha mandato su tutte le furie giocatori, tecnico e dirigenti della società eugubina. Il Ponte d’Assi infatti, per la concomitanza con la secolare Festa dei Ceri mezzani, in programma domenica 21maggio, aveva chiesto l’anticipo a sabato 20.La manifestazione coinvolge in particolare i ragazzi fino ai 24 anni, ecco perché la squadra di Billi non avrebbe potuto schierare i fuoriquota. Da qui l’istanza prima agli avversari del Moiano, che si sono rifiutati però di accontentare il club di Gubbio, puntando a una salvezza a tavolino. A questo punto il Ponte d’Assi ha chiesto l’intervento della Lega, non riuscendo però a ottenere l’anticipo. Una vicenda che ha provocato lo sdegno e le proteste della società eugubina, con giocatori, tecnico e dirigenti che hanno espresso anche sui social tutta la loro amarezza per veder cancellato un anno intero di sacrifici.”

“Ci eravamo conquistati il diritto al play out dopo una grande rimonta – ha spiegato sulle medesime colonne il tecnico Billi -. Retrocedere senza poter giocare fa troppo male”.

“Il Ponte d’Assi – prosegue il giornalista del Corriere – già prima della sfida con l’Atletico Gualdo del 14 maggio aveva allertato la Lega regionale, visto che in caso di successo (come poi avvenuto, 2-1) la finale play out era già stata fissata per il 21, giorno dei Ceri mezzani. In quella circostanza erano state date alcune rassicurazioni, ma la situazione sette giorni più tardi non si è risolta. E così domenica 21 il Ponte d’Assi non potrà presentarsi con i fuoriquota in campo, costringendo la formazione eugubina alla retrocessione in Seconda categoria senza giocare.”

L MOIANO NON CI STA “Non abbiamo negato nessun anticipo”

“Una vicenda che non dovrebbe far discutere se raccontata correttamente.

La ASD Ponte d’Assi solo nella giornata di martedì 16 Maggio ha chiesto alla Polisportiva Moiano di modificare la data o l’orario della partita di domenica 21 Maggio.

La Polisportiva Moiano si è rimessa in primis alla decisione della Lega e ha provato fino all’ultimo ad andare incontro alle richieste del Ponte d’Assi.

Anticipare o posticipare in notturna per il Moiano vuol dire perdere dei giocatori causa lavoro.
Abbiamo verificato addirittura se possibile rimandare di una settimana, ma altri giocatori erano assenti.

Non vogliamo assolutamente creare polemiche. Non vogliamo vincere per forza a tavolino (ci siamo resi disponibili anche ad anticipare la gara alle 14:00 come ci era stato richiesto dalla società avversaria).

Abbiamo enorme rispetto per la secolare Festa dei ceri, mai abbiamo pensato di non accontentare la società eugubina.

Auspichiamo che questa inutile polemica serva a chi di dovere per capire le difficoltà a protrarre campionati dilettantistici in prossimità dell’estate da parte di piccole realtà sportive locali.”

Marco Giovagnola
Pol. dil. Moiano

Il consigliere regionale Andrea Smacchi, del Partito Democratico

La Festa dei Ceri mezzani – ha dichiarato il consigliere regionale Andrea Smacchi – per noi eugubini e per tutti gli umbri è un appuntamento irrinunciabile. Per questo sono sconcertato dall’atteggiamento avuto dalla squadra del Moiano e della Lega Calcio Umbra. La richiesta del Ponte d’Assi di anticipare la gara era più che legittima, ma avversari e Lega, dimostrando di non avere un grande spirito sportivo si sono rifiutati inspiegabilmente. Il match in programma era invece decisivo per il Ponte d’ Assi per la sua permanenza in prima categoria, ma nonostante questo il club eugubino ha accettato con onore la sconfitta a tavolino”. “La squadra – ha aggiunto il consigliere – ha dimostrato un forte attaccamento alle tradizioni. Ma anche e soprattutto un gesto di grande rispetto per un evento simbolo di un’intera comunità, oltre a rappresentare l’immagine dell’intera Regione nel mondo”.