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PD Ficulle “Fermiamo il declino”

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( comunicato stampa). Non sono le opinioni a dirlo, ma i numeri ed i fatti. Dal 2015 al 2017 le presenze turistiche si sono ridotte di circa il 50%, da 13.849 a 7.218. La riduzione delle presenze incide sull’economia locale per centinaia di miglia di euro all’anno. Anche la popolazione residente è al minimo storico con 1634 abitanti, il punto più basso dal 1861(Unità d’Italia). Questa situazione richiede soluzioni immediate e concrete, non fuffa .

Ci preoccupa la negazione della drammaticità della situazione e la conseguente assenza di qualsiasi minima attività ed iniziativa concreta per cercare di invertire lo sfacelo: nessun incentivo per favorire la residenzialità, nessun coordinamento per la promozione e lo sviluppo di Ficulle.

Ci hanno propinato per due anni il marchio d’area, come rimedio miracoloso, poi si sono ridimensionati e ci hanno stupito con il piano di marketing, che ancora nessuno ha mai visto, nonostante siano trascorsi più di due anni, ma che sarebbe stato altrettanto risolutivo, ora altro fumo con  Ficulle paese del belvivere che altro non è che uno scimmiottamento mal celato delle iniziative che il Comune di Parrano porta avanti da tempo e che al contrario di Ficulle ha preso atto dello spopolamento ed ha inserito nel bilancio di previsione Incentivi di contenimento della popolazione e di sviluppo di nuovi percorsi di crescita.

Ficulle non ha bisogno di passerelle da Prima Repubblica e di iniziative inutili e fumose ed anche chi si presta a sfilare si rende complice di tanta leggerezza ed inutilità. Ficulle ha bisogno di concretezza, capacità e competenze vere.

In una situazione come questa l’Assessore al Turismo, all’emigrazione e all’immigrazione, con una percentuale di presenza alle Giunte che non arriva al 50% dai dati verificati nelle delibere relative al 2017, pubblicate al 12/03/2018, invece di andare a occupare una poltrona alla Società Patto 2000 di cui il Comune di Ficulle è Socio, dovrebbe soltanto dimettersi se avesse veramente a cuore il bene del paese.

Vogliamo parlare dell’Ufficio Postale che dal 2015 è chiuso per metà settimana?

Non c’è stata nessuna iniziativa di contrasto, ed il servizio è stato dimezzato, invece i Comuni di Nocera Umbra per GaifanaCastel Ritaldi, Narni, Foligno, Castiglione del Lago, Collazzone, Montecchio, Orvieto, hanno fatto ricorso e il TAR del Lazio ha dato loro ragione e gli Uffici Postali sono rimasti aperti.

Anche l’ennesima fusione della banca locale è stata vissuta in modo assolutamente passivo, senza prendere posizione e senza dire una parola, con la perdita totale di una benché minima rappresentanza territoriale negli organi decisionali.

Sarà ora di spiegare ai Ficullesi il perchè di questa esclusione e di tanto silenzio?

Ed ancora: la chiusura, ormai per il quarto anno consecutivo, dell’edificio che da sempre ha ospitato la scuola elementare, condannando i ragazzi per tutto questo tempo ad una soluzione rabberciata all’interno dei locali dell’ex asilo.

Non ci dilunghiamo sulla vicenda del Centro Diurno Alzheimer di cui avevano assicurato l’apertura nel maggio/giugno 2015 e che in paese è diventata una barzelletta che fa piangere, invece di far ridere.

L’organizzazione dei servizi merita un capitolo a parte.

Immobilismo totale ed inadeguatezza ad affrontare i problemi ormai dimostrano una reale incapacità ad amministrare e a dare al paese almeno il minimo indispensabile.

La classe dirigente è palesemente inadeguata alle sfide che aspettano le piccole municipalità e priva di una strategia di sviluppo e di una visione che superi l’orticello di casa.

In quattro anni non sono stati capaci di creare la benchè minima sinergia e prospettiva di crescita con tutti gli altri Comuni dell’Alto Orvietano.

I Sindaci della vicina Toscana parlano di Valdichiana, quelli del Perugino a noi vicini parlano di Trasimeno e noi ancora di Ficulle Borgo del Belvivere.

Dove pensiamo di andare?

Chiarito che chi è causa del disastro non può guidare un percorso di rinascita, l’Amministrazione, che ha un ruolo centrale, non può creare una occasione come questa per scaricare la patata bollente nelle mani altrui.

Se tutta la comunità è chiamata a partecipare è giusto che si individuino nuovi protagonisti e che ognuno faccia la sua parte, ma è davvero necessario creare una nuova Associazione?

Vogliamo ricordare all’Amministrazione che è a lungo esistita una Associazione che raccoglieva le forze produttive del paese che forse anche per mancanza di attenzione e di supporto da parte del Comune si è sciolta. Del resto l’organismo che a Ficulle da sempre ha coordinato le attività di tutte le associazioni (la Consulta), presieduto dall’Amministrazione Comunale, non viene convocato da mesi.

L’Associazione che per mission si dovrebbe occupare di questi progetti già c’è, è sufficiente partecipare e ampliare l’attività già esistente. Le forze vive che esistono e partecipano vanno concentrate, incoraggiate e coordinate non disperse in mille rivoli.