Home Rubriche Cose scritte tra noi Moby Dyck nel mare smeraldo della Valdorcia

Moby Dyck nel mare smeraldo della Valdorcia

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 Quando si attraversa la Valdorcia in estate e i campi di grano sono verdi e le spighe tremolano ad un venticello ormai non più diaccio, sembrano quei campi un mare, un mare di smeraldo… E navigando ancora tra questi “flutti” di grano acerbo, si raggiunge un luogo magico, un paesaggio lunare, un’oasi di tiepidi lavacri  che celebrano la sacralità antica dell’immergersi… Bagni S. Filippo: il Fosso Bianco. E scorre un’acqua che appare di colore celeste-lattiginoso. In alcuni punti un vapore quasi spiraliforme si leva tra la stratificazione del calcare che tutto copre e riveste, restituendo allo sguardo la serenità del candore che avvolge come un ventre materno, che protegge dalle imperfezioni che feriscono gli occhi nella quotidianità fatta di problemi, stress, stanchezza, dubbi, paure.

Questa piccola vallata che l’acqua stessa ha scavato, è disseminata di pozze dove è possibile immergersi nel grado di calore che più si ritiene congeniale: quello simile alla temperatura corporea per rilassarsi e lasciare in libertà i pensieri regredendo direi, fino ad una percezione amniotica, e immergendo la testa fino a coprire le orecchie, i pochi rumori naturali che si colgono, risultano ovattati e le rare voci si diluiscono in una sperduta eco, proprio come si fosse in grembo alla grande madre terra. In qualche pozza poi il caldo dell’acqua è quasi insopportabile e bisogna immergere a tratti il corpo affinché si abitui al forte caldo. Quando si è totalmente immersi si piomba, entro un certo tempo, in una sorta di leggere deliquio, con la pressione che si abbassa…Ci si trova catapultati in una sorta di limbo dove si dimentica tutto fino a riemergere, ormai purificati…sotto le fauci della Balena Bianca, l’enorme gobba di calcare candido denominato appunto Moby Dick per somiglianza al capodoglio di Melville.

In questi ultimi tempi ci sono stati vari problemi a funestare la magia di questo incanto, icona della Valdorcia. Speriamo che quanto prima, in totale sicurezza, si possa beneficiare di questo gioiello di bellezza, serenità e benessere incastonato alle pendici dell’Amiata.

Nunzio Dell’Annunziata