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Cucinelli «A Norcia gli Angeli della pietra»

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Rassegna stampa. Dalla Nazione umbra  di  Don.mil.

«Ripartire, prima possibile. Invitando magari a Norcia, gli ‘angeli della pietra’ esattamente come tanti anni fa qui a Firenze arrivarono gli ‘angeli del fango’…». L’imprenditore Brunello Cucinelli park davanti alla platea della Leopolda 7, dove è ospite «perché il premier Matteo Renzi mi ha chiesto una testimonianza della vita nei borghi e di come immaginare il restauro». Racconta di quello che ha visto pochi giorni fa entrando nella zona rossa con i Vigili del fuoco e padre Cassian, il priore del monastero di San Benedetto, suo amico fraterno e guida spirituale.

«Macerie, distruzione. Il sisma è stato violentissimo», spiega. Ma poi ricorda anche quanta bellezza, serenità, e pace si respirava pochi mesi fa, prima che la terra cominciasse a tremare: «La città ideale del tempo a venire, con allevamenti di alta qualità, bassa disoccupazione, cibo sano e villeggiatura di atleti e fedeli…».

E’ così che toma a immaginaria il rè del cashmere la «sua» Norcia. «Voglio tornarci presto lassù – spiega -, per incontrare la gente, ascoltare e parlare con le persone che non vogliono lasciare quei luoghi, la loro vita. Le case – dice – sono rovinate ma tutte in piedi, le chiese no. Il monastero vorrei ricostruirlo subito – sottolinea – perché vorrei che i monaci tornassero in città. Non appena sarà tolta la zona rossa, dobbiamo portare una marea di gru, per ricostruire, perché se i nostri abitanti stanno fuori nei container e vedono le case ricostruirsi non perdono la speranza». Ecco perché, facendo un parallelo con il ricordo ancora suggestivo di chi aiutò Firenze a risollevarsi dall’alluvione, spiega di aver detto a Renzi: «Perché non fare ‘gli angeli della pietra’ e immaginare che da tutte le parti del mondo vengano ragazzi a Norcia? Noi li aiuteremmo a ricostruire. In questi giorni – aggiunge abbiamo avuto telefonate da aziende importantissime di tutto il mondo che vogliono prendersi cura dei monumenti della nostra bellissima città. Il mondo ci vede con un occhio molto speciale ma abbiamo bisogno di recuperare stima, garbo, gentilezza. Non abbiamo bisogno di quelli che sanno tutto, degli arroganti. Abbiamo bisogno di persone perbene, genitori, industriali, giornalisti per bene. Abbiamo bisogno di persone vere».

E ancora: «E’ stata una tragedia, ma non abbiamo avuto perdite umane. Renzi – racconta – mi ha chiesto cosa potevamo fare, e io gli ho detto che bisogna ricostruire la città». Poco prima il presidente del Consiglio nel presentare Cucinelli alla platea della Leopolda aveva detto: «Un imprenditore umbro che ama la sua terra e grazie all’investimento sulla sua terra ha creato un’azienda famosa in tutto il mondo. E’ particolarmente legato a Norcia. E dire Norcia oggi significa dire che quella è la capitale che va ricostruita. Io sono particolarmente felice che Brunello Cucinelli abbia accettato il nostro invito».