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Comitato No Alto Orvietano ” Grande successo”

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Parrano  – L’Alto Orvietano dice NO. Questi i numeri: 6.751 NO su un totale di 13.359 voti. Il Si è fermo a 6.608 voti. Grande soddisfazione per il nostro Comitato per il NO. Non avevamo mai immaginato di raggiungere un simile traguardo.

Nati il 4 agosto con la pagina su Facebook ed iscritti al Comitato Democrazia Costituzionale quattro giorni dopo. Il nostro Comitato ha mosso i suoi primi passi a Parrano per poi espandersi in tutto l’Alto Orvietano. In primis costituito da me e Alessandro Santucci, su un’idea sua e spesso gli do la colpa, il Comitato è stato concepito a luglio per poi diventare effettivo nel mese successivo. Mi ricordo che in molti neanche sapevano di questo referendum. Mentre Renzi si pavoneggiava in Europa e dell’Europa, per poi mesi dopo in campagna referendaria, dire esattamente il contrario. Noi abbiamo fondato questo fantastico gruppo. Prima composto da Parranesi e poi da altri ragazzi e ragazze del comprensorio.

Non ci credevamo di avere questo successo. La nostra pagina Facebook ha raggiunto i 266 like, i nostri video in streaming, quando la connessione lo consentiva, hanno raggiunto le 10.000 visualizzazioni. E come ciliegina sulla torta il risultato di domenica. Ma non siamo stati soli. Dobbiamo tanto a chi ci è stato vicino anche non facendo parte “ufficialmente” del Comitato per il NO ed i nostri tanti ospiti nei tanti tour nell’orvietano. In primis il costituzionalista Prof. Mauro Volpi, inossidabile in giro per tutta l’Umbria e non solo per spiegare le ragioni del no. Il Prof. Massimo Siclari docente di diritto costituzionale all’Università di Roma, Vasco Cajarelli (Cigl Umbria), Alfiero Grandi Vicepresidente Comitato per il NO, Francesco Tanzarelli (Altra Europa), Moreno Sdringola e Adriano Rossi (Sinistra Italiana), Michele Spoleti (Movimento 5 Stelle), Valerio Marinelli (Partito Democratico), Oscar Monaco (Partito di Rifondazione Comunista) e Camilla Todini (ANPI). Persone che hanno saputo colpire al cuore la gente. Mentre in televisione i leader politici parlavano di pance. Noi abbiamo cercato di parlare al cuore e soprattutto di far capire che conseguenze avrebbe avuto a lungo termine la modifica alla Costituzione. I Partiti cambiano, ma la Costituzione resta.

Non sono mancati gli attacchi personali, i manifesti staccati, o addirittura coperti da altri del Si. In un clima non proprio corretto e sportivo. Ma abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco e siamo andati avanti per la nostra strada a testa alta.

Ringraziamo chi ha firmato l’appello per il No. L’Umbria, dove per altro ha vinto il No, ha avuto più di 250 firme a sostegno del rifiuto alla riforma. Una modifica costituzionale che ha di fatto spaccato il paese. Andando contro quello che deve essere invece una Costituzione, e cioè unire il popolo e non dividerlo. Anche nei nostri comuni il trend è stato lo stesso di tutto il suolo italiano. Il No ha vinto nelle periferie e nelle frazioni, e molti giovani (causa l’insicurezza lavorativa e la forte disoccupazione) hanno preferito bocciare i 47 nuovi articoli renziani. Un altro dato è stato di sicuramente strabiliante, la grande affluenza alle urne. Sorpassando di fatto quello delle precedenti politiche. A sostegno della tesi, come ho letto in molti quotidiani in questi giorni, che il popolo non si sente rappresentato dagli attuali partiti politici e quando deve dire la sua utilizza il referendum. Per concludere, poi passo ai ringraziamenti finali, mi ha colpito l’aver vinto nonostante il Si in televisione abbia avuto maggior presenza. Dai dati Agcom, il Si ha avuto il 79,9% di spazio televisivo contro il 20,1% del No. Una presenza massiccia, che a me personalmente ci dava per sfavoriti. Questo dato si è riflettuto nelle classi di età che hanno votato per i Si, gli over 55 anni. Persone che non si sono sottratti al bombardamento mediatico di Renzi e del suo populismo. Per inciso, e qui veramente tocchiamo il fondo. Chi ha votato Si, non sapeva nulla della riforma. Addirittura credeva che il Senato fosse abolito del tutto. Mentre chi ha votato No, era almeno per il 60-65% a conoscenza di quello che sarebbero state le modifiche alla Costituzione.

Per finire voglio ringraziare il miei compagni, senza i quali non avremmo raggiunto un simile traguardo. Giacomo Giulietti, Walter Moretti, Manuela Pasquino, Riccardo Giulivi, Luca Filippetti, Daniela Droghieri, Catiuscia Santucci, Franca Gasparri, Francesco Bifulco, Stefano Rosati e Daniele Casasole. Grazie di tutto amici miei.

Patrik Manganello