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Il testo integrale dell’intervento di Stefano Coppetti (Pd) sui progetti della Vetreria Piegarese

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Ieri, nella nostra consueta “rassegna stampa”, su argomenti riguardanti il nostro territorio, abbiamo pubblicato un breve articolo tratto dalla “Nazione Umbria” che riportava la valutazione di Stefano Coppetti, segretario comunale del Pd di Panicale sul nuovo progetto presentato dalla Vetreria Cooperativa Piegarese. Pubblicandolo tra l’altro con un titolo sbagliato che faceva diventare l’autore segretario del Pd di Piegaro, disguido di cui ci scusiamo nuovamente. Avendoci nel frattempo Coppetti inviato il testo integrale del suo intervento abbiamo potuto  notare quanto sia molto più completo ed eloquente della nota riassuntiva che avevamo preso dalla stampa. Ci sembra corretto, quindi, nello stile del nostro giornale , pubblicarne il testo integrale. (ndr)

(Riceviamo e pubblichiamo). La Valnestore sconta ancora oggi gli effetti di un processo di de-industrializzazione che, negli anni, è stato difficile contrastare, sia per il perdurare di una crisi economica globale, sia perché ancora condizionato dalle sorti incerte di un importante presidio produttivo come quello della Centrale Enel di Pietrafitta.

I consumi interni, così come l’occupazione e gli investimenti stentano a ripartire, nonostante l’importante impegno delle istituzioni che ha portato anche un contributo fondamentale al salvataggio e al consolidamento di alcune realtà produttive come quella di Trafomec che, diversamente, avrebbero rischiato di chiudere i battenti. L’intraprendenza di tante imprese locali così ricca di esperienze positive non è bastata, per molte di loro, a raggiungere una dimensione adeguata a competere appieno in un mercato globale.

Ci si limita, nella maggior parte dei casi, ad operare su un mercato interno faticando a crescere e ad incrementare occupati. Il Partito Democratico di Panicale ritiene che anteriormente ad ogni progetto di sviluppo che venga presentato nella nostra realtà territoriale si debba per prima cosa riservare la massima attenzione al tema della compatibilità ambientale dell’intero complesso della produzione, così giustamente sentita in questa nostra realtà che ha scontato, più di altre, gli effetti di politiche industriali nazionali inadeguate e spesso dannose per la salute dei cittadini. Le progettualità recentemente presentate, sia quelle di dimensione tale da dover essere sottoposte alla valutazione di impatto ambientale come quella della Vetreria Cooperativa Piegarese, sia quelle che intendono insediarsi nell’area di Pietrafitta, si ritiene che non possano e non debbano sottrarsi a questo vaglio.

Vale la pena soffermarsi proprio sulle attività della Vetreria Cooperativa Piegarese che, con oltre 100 milioni di fatturato annuo, ha saputo brillantemente superare la crisi che ha colpito l’economia mondiale. Un progetto ambizioso, quello della Vetreria, che necessita quindi di essere prontamente esaminato dalle istituzioni locali e regionali anche per la valenza imprenditoriale e per la portata occupazionale.

Sappiamo bene che il vetro, prodotto di eccellenza dell’economia verde, ha un processo produttivo non privo di effetti negativi sul territorio, e, proprio per questo, è necessario che questo potenziale investimento, e tutta l’attività della cooperativa più significativa del nostro territorio dal punto di vista produttivo, sia perfettamente in linea con il sentimento diffuso di chi abita in questa valle, rispetto alle garanzie richieste sulla salubrità e sulla compatibilità ambientale. In questa direttrice potremo davvero ambire ad un intervento che riteniamo strategico per i prossimi trent’anni.

Parlare della Vetreria Cooperativa Piegarese significa infatti riferirsi agli oltre duecento soci che hanno a cuore la Valnestore e il suo futuro, e non ad un soggetto imprenditoriale difficilmente individuabile o, peggio ancora, ad uno speculatore finanziario. Siamo certi che in primis proprio i soci della Vetreria Piegarese, e le loro famiglie che vivono come noi tutti i giorni in questo territorio, aspirino ad investire su un modello di impresa all’avanguardia sia sotto il profilo produttivo che ambientale, a tutela degli interessi legittimi di ognuno.

In questo senso riteniamo opportuno e auspicabile che si avvii un percorso verso un modello virtuoso in cui un’intera comunità, quella di Piegaro e Panicale, possa riconoscersi appieno in questo progetto, difendendo i valori e il valore di un’impresa cooperativa che ha fatto la storia di questo territorio e che deve essere messa nelle condizioni di poterlo continuare ad essere anche nel futuro.

Stefano Coppetti,

Segretario Pd di Panicale