Home Argomenti Politica Pieve di Tutti ” Sanità, siamo stanchi di chi nega l’evidenza”

Pieve di Tutti ” Sanità, siamo stanchi di chi nega l’evidenza”

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Ormai si susseguono dichiarazioni a proposito di ex-ospedale, come ormai viene definito. Ogni critica che si solleva viene tacciata di strumentalizzazione e di falsità. Anche le voci delle associazioni che da sempre si occupano di salute pubblica e di promozione della salute vengono in qualche modo accusate di forme di critica strumentale e senza ragioni. Si ripete poi che prima di fare affermazioni bisogna conoscere e che tutti i castelli vengono smontati da chi possiede la verità. Si parla continuamente di bruciori e rancori e con questo si liquida il cuore del problema. Già perché è il merito della questione che sembra essere tralasciato.

Il post di “Pieve di Tutti” si è concentrato sui fatti: personale in mobilità e disagi di cittadini che, di fronte a problemi di salute, hanno trovato posto molto lontano da casa. Vorremmo anche noi che qualcuno potesse contrapporre  altri fatti in grado di smentire questa realtà. Ne saremmo lieti. Ma così stanno le cose e la domanda che abbiamo ripetutamente posto e che continuiamo a sottolineare è proprio questo: esiste una equità di accesso al servizio per tutti i cittadini? No, per alcuni tale accesso è difficile e problematico. Non solo ricoveri, ma anche prestazioni di servizi ambulatoriali prevedono ormai prenotazioni a Branca o a Pantalla o a Città di Castello. Per la popolazione anziana, in particolare, questo significa destabilizzazione e ansia, oltre all’innegabile disagio fisico.

Questo hanno detto le associazioni di volontariato che ogni giorno incontrano, assistono, sostengono… E mentre queste situazioni si ripetono non si vedono segni di quel piano di ristrutturazione della struttura pievese che è stato promesso e presentato. Tuttavia anche se questo piano partisse, lo smantellamento dell’esistente lo sta precedendo senza tregua. Non vogliamo entrare nel gioco politico-partitico e nelle sue dinamiche. Abbiamo appreso da tempo che le logiche generali sorpassano e tralasciano i bisogni reali della gente. Tuttavia, in chiave di precisazioni, anche noi intendiamo farne alcune per chiarezza vera.

Le precedenti amministrazioni – e sottolineiamo precedenti,  per non riferirci solo all’ultima  – hanno sempre cercato di mediare e in un certo senso di resistere ai piani imposti dall’alto; questa amministrazione è sembrata abdicare subito, accettare e compiere il processo senza alcuna resistenza, anzi, sottolineando come fosse  ormai un processo irreversibile la perdita di tutto quanto ci aveva resi orgogliosi e utili nel territorio: l’assistenza e la cura.  Quello che ci spaventa è che la gente è così sfiduciata nell’esprimersi che lascia che tutto sia. Il compito,  allora, di chi serve la gente e la rappresenta anche dai banchi dell’opposizione è di risvegliare quella coscienza critica che oggi sembra spenta, perché volutamente viene spenta da decisioni sovrastanti che appaiono inoppugnabili.