Non tutti si aspettavano tanta folla alla presentazione della Tomba etrusca di San Donnin, questa mattina, a Santa Maria dei Servi, la chiesa oggetto di uno splendido restauro qualche anno fa ed oggi Museo Civico e Diocesano e luogo destinato ad accogliere i ritrovamenti etruschi dei primi di ottobre a Città della Pieve.
Io invece si. Me lo aspettavo, per diversi motivi. Uno, il più importante, lo ha detto anche il sottosegretario Borletti Buitoni nel suo bello e succoso e intervento. I pievesi si sono identificati in questa tomba, nel suo contenuto e nel suo percorso di ritrovamento, di valorizzazione e di tutela. Perché sono abitanti di una città che come companatico fin da bambini, nelle scuole, nelle piazze, nelle chiese e nei paesaggi, ti da da mangiare arte, cultura e storia. Perché sono una cittadinanza che da tanto tempo ha fatto della memoria non solo il suo tratto distintivo, ma anche il contenuto della sua scommessa per il futuro. Perché i pievesi hanno ricevuto tanti “schiaffoni”in questi anni, tante declassazioni, tanti furti, ma non hanno mai cessato di ritenersi “cittadini” cui spetta la giusta dote di dignità. Ed allora ecco che la prima occasione che si presenta non la mollano, la azzannano come un osso da cui può dipendere una ripresa,una rinascita, una nuova scommessa.
E poi c’è il frutto del lavoro di squadra, che rende sempre, che unifica e nello tesso tempo moltiplica. Lo hanno ricordato tutti. i tanti protagonisti che si sono attivati hanno creato un detonatore che ha fatto esplodere una vicinanza, un interesse, una voglia di presenza, di protagonismo che tra l’altro è solo all’inizio.
E poi c’è l’era della comunicazione, gli strumenti vecchi e nuovi della comunicazione che oggi aprono ogni giorno a tutti tutte le informazioni possibili. e danno a tutti la possibilità di poter sapere, di essere informati. E’ un modo che che mette tutto sulla scena, il bello ed il brutto, il negativo ed il positivo, ma che appunto quando la bellezza prende la scena, per la sua stessa natura non può che diventare protagonista ed attrarre.
Appuntamento ai prossimi servizi.
(g.f)
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