Home Argomenti Economia I commercianti pievesi ci provano. Parte il progetto del “Centro Commerciale Naturale”

I commercianti pievesi ci provano. Parte il progetto del “Centro Commerciale Naturale”

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ARCHIVIO DEL CORRIERE PIEVESE
8 FEBBRAIO 2017

Città della Pieve. Tempi di grandi cambiamenti ovunque ed in ogni settore. Dopo la grande distribuzione, ora anche il commercio on line sta portando altre forti novità in quello che è stato il settore principale del nostro centro storico e non solo, il commercio.

Per affrontare la crisi e fronteggiare mercato e concorrenza, per la prima volta dopo diversi anni di tentativi non andati in porto, 28 aziende operanti nel settore commerciale si sono messe insieme a Città della Pieve in una ATI ( Associazione Temporanea di Impresa) ed hanno dato vita al Centro Commerciale Naturale che è stato ufficialmente presentato questa mattina a Palazzo della Corgna.

A promuoverlo e ad accompagnare questo primo tratto di strada il Comune di Città della Pieve, l’Assessorato Regionale e la Confcommercio. Ad illustrare e parlare di questa iniziativa c’erano infatti il Sindaco Fausto Scricciolo insieme all’Assessore Milena Mezzetti, che ha lasciato la carica da poco, ma che è stata protagonista di tutta la fase iniziale del percorso fatto. C’era l’assessore regionale Fabio Paparelli e il direttore di Confcommercio Fiorucci. E c’erano anche quasi tutte le aziende associate, a cominciare da Cristian Palazzi che svolge il compito di coordinatore del progetto.

Il sindaco Scricciolo ha ricordato che dalla Regione arriveranno 238.000 euro il finanziamento che saranno destinati alle iniziative del CCN che sono ancora in corso di definizione, ma che conterranno obbligatoriamente i cinque punti che la Regione aveva imposto nei bandi originari : wifi, portale, fidelity card, marketing e marchi uniformati, segnaletica.

Poi nel corso della  gestione del progetto ci saranno da aggiungere tutti quegli eventi che si riuscirà a creare ed organizzare per la promozione e la valorizzazione del comparto e le possibilità che il software adottato fornirà per la segmentazione e la personalizzazione del target della clientela.

Si tratta di prime forme di collaborazione, che non affrontano i fattori strutturali come offerta, prezzi, acquisti, lavoro, servizi, finanziamenti,  che sono le politiche di maggiore peso nel successo o nell’ insuccesso di una azienda e di un settore, ma è comunque un primo importante segnale di inversione di rotta.

Nel corso del suo intervento l’assessore Paparelli, non ha potuto evitare di parlare del momento particolarmente difficile che il recente terremoto sta facendo vivere non solo alle zone direttamente interessate, ma anche a tutta l’area. In confronto ad oggi il calo del turismo che si registrò nel 1997, quello che vide particolarmente colpita una capitale del settore come Assisi, era poca cosa anche perché allora non esisteva ancora la potenza della rete e delle notizie che in essa vengono gestite in vario modo.

La Regione ha avviato una campagna di comunicazione che si spera dia i suoi frutti, ma il compito di rispondere alla informazione allarmistica che ha prevalso è di tutti. La Regione si attiverà nel frattempo perché oltre al danno diretto sia riconosciuto anche quello indiretto, fermo restando il principio che il confine delle attività sia ristretto al settore turistico ed alla attività ad esso collegate.

La mattinata si è conclusa con la foto di rito. Ma non era un rito. Si avvertiva, una piccola soddisfazione per il primo pezzo di percorso fatto e l’ansia per quelli che restano da fare. Non possiamo che augurare buon lavoro a tutti, nell’interesse di tutta la città.

(g.f)