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Rassegna: elezioni regionali il PD ricandida la Marini

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Era molto attesa la riunione dell’assemblea regionale del Partito Democratico umbro che doveva dire una parola quasi definitiva sulla ricandidatura come presidente di Catiuscia Marini alle prossime elezioni regionali.

La presidente uscente era già stata indicata da qualche settimana per la riconferma, sia dal segretario regionale Leonelli, sia da alcune aree o correnti che compongono il PD, come quella di Bocci o dei cosiddetti giovani turchi, composta dalla generazione dei sindaci quarantenni.

Quello che si attendeva dalla riunione era innanzitutto vedere se si fosse materializzata qualche candidatura alternativa o la richiesta di primarie, ma soprattutto  di capire quale sarebbe stato il futuro della giunta e dei consiglieri uscenti.

Infatti il segretario Leonelli nell’intervento introduttivo ha tessuto le lodi ed i meriti della Marini, ma ha rivendicato la necessità di un profondo cambiamento attorno a lei. In questo modo si è prestato alla risposte abbastanza scontate dei consiglieri e degli assessori uscenti e di Bocci che ne ha preso in un certo senso le difese.

Ad oggi fra i più vicini alla riconferma si danno Brega, Cecchini, Chiacchieroni e Barberini. Alla riconferma in lista, ovviamente, poi per essere eletti ci vorranno i voti degli elettori. E qui sta il punto. Questi sono stati i ragionamenti fatti dentro le stanze che decidono nel PD umbro. Ma quanto sono distanti queste dagli umori e dai giudizi della gente comune, che poi è quella che vota? Nel recente caso del Comune di Perugia chi guardava solo dentro le stanze della politica è rimasto molto e amaramente sorpreso.

C’è da aggiungere che ci sarebbero alcuni giorni di tempo per richiedere le primarie e presentare secondo i regolamenti candidati. Primarie che sono ormai  chiaramente un optional non previsto nel modello umbro di partito. Dove i fautori della “concertazione interna ” sono sempre stati i vicintori finali, anche se oggi Renzi detesta quella,d’altro tipo  con i sindacati.