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Rassegna Stampa del 24 marzo.

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In questa rubrica, intendiamo inserire gli articoli  presenti nella rassegna stampa del Consiglio Regionale dell’Umbria che abbiano riferimento con la nostra area territoriale ( Trasimeno, Orvietano) o che rivestano particolare importanza a livello regionale. Naturalmente escluderemo notizie eventualmnete già presenti nel nostro giornale.

 

Perugia – L`Italia di mezzo sigla un`intesa per l`agenda digitale

Le Regioni centrali unite per potenziare l’efficacia del digitale. Umbria, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Lazio, infatti, insieme all’Agid (Agenzia per l’Italia digitale), hanno firmato, ieri mattina alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, un protocollo d’intesa, della durata di tré anni, per l’attuazione in comune dell’Agenda digitale. All’incontro, intitolato ” AdUmbria2015″ e organizzato da Regione Umbria e Scuola umbra di amministrazione pubblica, sono intervenuti il presidente e l’assessore all’innovazione e all’Agenda digitale della giunta regionale umbra, rispettivamente Catiuscia Marini e Fabio Paparelli, gli assessori delle Regioni Emilia Romagna, Marche, Toscana e Lazio, esperti e rappresentanti delle Università. Alla firma dell’accordo, inoltre, era presente anche il sottosegretario di Stato per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti. “Attraverso il documento hanno spiegato i sottoscrittori -, si vuole avviare un percorso collaborativo tra le Regioni e l’Agid, per attuare azioni interregionali di sistema, individuare e sviluppare soluzioni e prassi comuni, monitorare i risultati ottenuti per la crescita digitale, nonché promuovere la diffusione della cultura e delle competenze digitali nei territori, in un quadro che massimizzi i risultati e permetta di creare delle “comunità di pratica” sostenibili e di livello interregionale, con particolare attenzione al tema delle competenze manageriali, sia in ambito pubblico che privato. Tra gli obiettivi c’è anche quello di sviluppare il ruolo delle Regioni per quanto riguarda il “cloud computing”, superando la logica del riuso classico e trasformando invece la funzione delle Regioni stesse come “cloud service broker”, proprio per facilitare l’erogazione e l’integrazione dei servizi digitali nei propri territori, in raccordo con un quadro certo e condiviso a livello interregionale, nazionale ed europeo”. “Con il digitale – hanno aggiunto i promotori dell’accordo – si vuole favorire l’apertura delle pubbliche amministrazioni e dei servizi attraverso lo sviluppo di “open data”, “open source”, “open access” ed “open gov”, che vuoi dire amministrazione aperta, semplificazione e trasparenza, partecipazione e collaborazione civica. In questo contesto le Regioni, congiuntamente e sfruttando i rispettivi data center regionali pubblici, dovranno incrementare la sicurezza dell’informazione e la facilità di attivazione di servizi digitali da parte delle varie articolazioni delle amministrazioni regionali allargate e individuare metodologie comuni per la condivisione di competenze, prassi, processi, soluzioni, modelli organizzativi, bandi, standard di interoperabilità, a partire da una piattaforma unitaria. Si dovranno sviluppare competenze digitali libere e trova- Gii enti locali potranno sfruttare infrastrutture e data center re una piattaforma unitaria per “e-leaming”, lo scambio di prassi e materiali didattici che siano rilasciati liberamente sotto licenza Ccby, quale base di collaborazione tra centri interregionali per le competenze digitali e tra le rispettive reti di punti di accesso assistito ad internet ed alle tecnologie. Le Regioni potranno sfruttare in modo congiunto le infrastrutture digitali, quali reti pubbliche e data center pubblici regionali (nonché altri asset disponibili a livello regionale) ricercando l’integrazione dei relativi progetti o servizi erogati al fine di massimizzare i risultati finali ed il loro benefici. Inoltre, è auspicabile la realizzazione di banche dati tramite implementazione dei “linked data” a livello interregionale, la diffusione dei dati aperti sia in ambito pubblico che privato e la predisposizione di servizi digitali pubblici centrati sull’utente”. L’Agenzia per l’Italia digitale, invece, accompagnerà questo processo di crescita garantendo la realizzazione degli obiet tivi dell’Agenda digitale italiana in coerenza con quella europea e contribuendo alla diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. L’Agid si impegnerà, inoltre, a favorire e sviluppare comunità di pratica interregionali che accompagnino la crescita digitale dei singoli territori. Per il prossimo futuro, infine, è prevista l’istituzione di un tavolo di coordinamento. Lo scopo è quello di coinvolgere tutti i sottoscrittori nella fase di avvio e nella progettazione degli interventi. Una vasta operazione concertata, dunque, per lo sviluppo digitale delle regioni coinvolte

(Corriere dell’Umbria)

 

Fabro – Biomasse, il sindaco “chiama” la Regione

Biomasse, il sindaco “chiama” la Regione FABRO – Biomasse, il sindaco Terzino interroga Regione e Asl per sapere se l’impianto a biomasse possa classificarsi quale industria insalubre di prima categoria. Dopo la revoca della Vas per l’impianto che dovrebbe sorgere in località Colonnetta, Terzino accetta il consiglio del comitato e avvia ulteriori verifiche. Intanto, per sabato prossimo è fissato un incontro tra i cinque sindaci dell’Alto Orvietano. -tit_org- Fabro – Biomasse, il sindaco “chiama” la Regione

(Il Giornale dell’Umbria)