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Centrodestra Orvieto «Alta velocità, un altro treno perso»

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Dalla Nazione Umbria del 21-08-2015

«Alta velocità, un altro treno perse Sfumato il progetto Medioetruria» Sdegno del centrodestra che toma a parlare di ‘secessione

Usare  la metafora del treno che è passato stavolta sarebbe fin troppo facile. Diciamo allora che si tratta dell’ennesima occasione persa per Orvieto. In ballo c’è, ma ormai sarebbe meglio parlare al passato, il progetto di collocare ad Orvieto la stazione ferroviaria dell’Alta velocità denominata «Medioetruria».

La città era in ballo insieme ad altre soprattutto per la vicinanza con la Toscana, ma adesso si è consolidata la ben più accreditata possibilità che l’investimento possa essere indirizzato verso la stazione di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo.

L’esclusione di Orvieto suscita lo sdegno del centrodestra locale che toma ad agitare i drappi della vagheggiata «secessione» dall’Umbria. Se ne fa interprete Stefano Olimpieri, che accusa la Regione Umbria di aver palleggiato apertamente per la scelta di Foiano. «E’ inaccettabile che per questa importante stazione ferroviaria la Regione Umbria opti per una località che sta in Toscana e non prenda assolutamente in considerazione la possibilità di fare Orvieto stazione dell’Alta Velocità. Orvieto è una città dell’Umbria, è ubicata lungo la linea ferroviaria dell’Alta Velocità, ha la specificità di essere situata lungo la rete autostradale più importante d’Itala, e l’Umbria cosa fa? Sollecita la soluzio ne di Foiano della Chiana, Comune della Toscana. Di fronte a questo ennesimo gravissimo affronto che subisce Orvieto, occorre che il sindaco si svegli e si faccia promotore di una seria e penetrante iniziativa politica con la presidente della Regione, al fine di proporre la nostra città sul tavolo della commissione tecnica che sta studiando la ipotesi di ubicare una stazione ferroviaria per l’Alta Velocità tra Roma e Firenze. Non è più  accettabile che la nostra città sia completamente tagliata fuori da tutto ed è una vergogna che la sinistra che governa la Regione non consideri minimamente Orvieto ed il suo territorio. Ma allora è ancora accettabile restare in Umbria?», si chiede retoricamente Olimpieri.