Perugia. E le Province? Ci sono e lottano insieme a noi. Rianimate – solo in parte – dalla vittoria del No al referendum costituzionale gli enti “di area vasta” sono ancora lì. Quel che resta è la forma superstite della riforma Del Rio. E tra un mese si vota. Calma, tocca solo a sindaci e consiglieri comunali. Il prossimo 8 gennaio col sistema del voto ponderato, cioè proporzionato agli abitanti del Comune, a Perugia sarà rieletto solo il consiglio (12 membri da rinnovare ogni 2 anni) perché il presidente Nando Mismetti (dura in carica 4 anni) ha ritirato le dimissioni. Invece a Temi si vota per consiglio e presidente. Le liste vanno presentate entro oggi a mezzogiorno.
A Perugia il centrosinistra punta a riconfermare tutti gli uscenti, ma c’è da fare i conti con la rabbia dei sindaci del Trasimeno che potrebbero boicottare il voto. Il centrodestra avrebbe ricucito il rischio delle due liste con una bloccatissima (in pole gli uscenti Massimo Perari ed Enea Paladino, la Lega avrebbe scelto una donna) e parecchi mal di pancia: «Una lista di soli 6 nomi sarebbe una farsa – tuona Cannine Camicia (Cor) – i soliti noti chiedono ai vertici del centrodestra di essere riconfermati, sarebbe il caso di vedere le presenze in consiglio».
Invece il Movimento 5 Stelle resterà fuori dalla contesa. Ma elezioni a parte, il presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti potrebbe trovarsi di fronte una grana ben prima delle elezioni.
Domani l’assemblea dei sindaci dovrà votare il bilancio e il blocco Pd dell’area del Trasimeno sta pensando di dire no. Sarebbe un segnale forte e chiaro. I sindaci chiedono a Mismetti impegni precisi: per pontili, darsene e in generale per una vera gestione del Lago su cui l’ente di area vasta ha ancora una sfilza di competenze. L’ambasciatore resta il primo cittadino di Piegaro Roberto Ferriceli! e la richiesta è un cambio di passo.