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Pieve Nostra 1961. Intervista al sindaco Giometti, le rovine del Vecciano e del Casalino, i fiori d’arancio

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Inizia il 1961. Anno importante. E inizia con una intervista al nuovo sindaco Paolo Gometti, che si dimostra subito molto aperto e disponibile al confronto con una realtà, storicamente critica nei confronti dell’Amministrazione Comunale, come è stat Pieve Nostra e l’Associazione Turistica. In seconda pagina abbiamo voluto mettere in copertina l’apertura dell’attività di parrucchiera della “Gianna”. Gianna Timitilli che poi sposerà Francesco Pipparelli. a pagina 4 da segnalare la nuova numerazione degli abbonati al servizio telefonico. E’ molto indicativo per il numero e per le persone e gli uffici che lo possedevano. Dobbiamo ricordare che per anni il numero delle utenze telefoniche è stato un parametro dello sviluppo economico di un paese e della salute di una economia. Vogliamo segnalarvi anche l’articolo in cui si torna sul problema delle rovine della guerra non ancora sanate a diversi anni di distanza in Via Roma ( Vecciano) e in Via Vannucci ( Casalino).

Date un’occhiata questa volta alla rubrica “fiori d’arancio”! C’è la notizia delle nozze della Gina con Spaltero Scargiali e dei matrimoni di Giuliano Brogelli, per tanti anni  uno dei più stimati ed attivi imprenditori edili e di Ercole Saravalle che ha gestito il distributore dell’agio davanti al Consorzio fino alla sua chiusura.

Esordisce anche Mario Barzanti come giornalista, prima di essere il direttore responsabile della nuova edizione del giornale negli anni settanta. fa un articolo diciamo di costume. Parla della farmacia, che era in Piazza, accanto all’edicola di “Nenino” e che soprattutto la domenica diventava il punto di ritrova degli uomini delle professioni di quegli anni: il primario chirurgo Serafini e gli altri medici, Vincenzino  Mazzuoli, il giudice Guerriero, la stessa farmacista…Ma non vogliamo togliervi la curiosità. Andate a leggervi queste pagine che a qualcuno di noi riempiono di ricordi, ad altri faranno conoscere una Pieve di “come eravamo”.