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Nomine dei vertici sanitari, la resa dei conti in Giunta

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Da Nazione Umbria di Cristina Belvedere

Riunione fiume dell’esecutivo di Palazzo Donini per la nomina dei vertici della Sanità regionale. Per ore è andato in scena il braccio di ferro tra la presidente Catiuscia Marini e l’assessore Luca Barberini in merito ai criteri da adottare per il rinnovo delle apicalità sanitarie.

Da una parte la presidente, alla quale le nomine sono in carico, convinta della necessità di premiare i manager che hanno ottenuto buoni risultati in termini finanziari e di qualità dei servizi al cittadino. Dall’altra l’assessore, determinato a portare avanti il principio dell’innovazione a tutto campo, pur valorizzando la competenza e l’esperienza. I toni del confronto non si sono smorzati neppure di fronte alle pizze fatte arrivare a Palazzo Donini per una breve pausa cena.

In questo quadro si è inserito il confronto sul futuro di Walter Orlandi, direttore generale uscente dell’Azienda ospedaliera di Peru già, da 19 anni protagonista nella Sanità umbra con vari ruoli. Per la Marini professionalità imperdibile, visti i successi ottenuti all’ex Silvestrini. Per Barberini invece, manager di valore sì, ma da far uscire di scena a favore di volti nuovi. Inutili i tentativi di mediazione messi in atto nei giorni scorsi a tutti i livelli per arrivare alla quadratura del cerchio: la Marini ha voluto tenere il punto fino alla fine su Orlandi, dimostrandosi disponibile a sostituirlo alla guida dell’Azienda ospedaliera perugina, ma non a perderlo.

Di qui la proposta di una possibile staffetta tra Orlandi e il direttore della Sanità regionale, Emilio Duca, che sarebbe visto con favore anche dall’Università nella guida del «Santa Maria della Misericordia». Impossibile però per Barberini rinunciare all’esperienza e alla capacità dello stesso Duca, suo braccio destro, per accogliere il manager di fiducia… della Marini. Braccio di ferro notturno anche sulla Direzione generale dell’Asl 1, dove la partita si giocherebbe tra Andrea Casciari e Maurizio Valorosi (candidato anche alla guida della Centrale unica degli acquisti), mentre Imolo Fiaschini potrebbe assumere le redini dell’Asl 2. Per l’Azienda ospedaliera di Terni sarebbero in ballo l’attuale direttore amministrativo Riccardo Brugnetta e Roberto Noto, in passato ai vertici del «Santa Maria» e ora in forze al ministero della Salute. Con il passare delle ore ieri notte a Palazzo Donini l’aria diventava sempre più tesa, tanto che a un certo punto della discussione tutta la trattativa ha rischiato di andare a monte. Poi è prevalso il buon senso e il confronto è proseguito fino a notte fonda.