L’amico Gianni Fanfano,a margine di una conversazione per un articolo da pubblicare, mi ha chiesto una nota su questo “anniversario”,considerando la collaborazione attiva da anni con il Corriere Pievese, che spesso si e’ concretizzata in invio di appunti ed articoli, relativi alla vita “politica” e sociale della nostra collettivita’.
Ho messo volutamente, per un antico vezzo, il termine politica virgolettato ,stante i trascorsi liceali negli anni sessanta/ settanta, quando si voleva intendere che tutto cio’ che si fa’ e’ in fondo politico.
Ricordo gli incontri preparatori ,a cui venni invitato, insieme a diversi altri esponenti di associazioni no profit, sia a casa di Gianni che a casa di Fausto Scricciolo, non avendo la neonata redazione una sede.
Piacque subito la precisione con cui Fausto supportato dal figlio Mattia presento’ l’idea e la ottima preparazione tecnica che vi era alle spalle ,integrata dalle conoscenze ampie di Gianni, che gia’ si stava impegnando sul fronte editoriale per la riscoperta di una memoria storica pievese ;in sintesi l’idea iniziale era una ampia bacheca, un Tazebao virtuale, con cui ogni organizzazione faceva conoscere alla collettivita’ tutto’ cio’ che poteva essere rilevante ,iniziative ,spettacoli ,convegni etc..
Una nuova stagione ,probabilmente, in chiave attuale ,del periodico “Pieve Nostra”in formato digitale.
Ovviamente l’accoglienza favorevole delle associazioni, probabilmente meno si avverti’ sul fronte delle formazioni politiche, ma questa e’ altra storia…
La domanda che ci si puo’ fare, e’,forse, se il Corriere Pievese abbia inciso ed in quale maniera nella collettivita’ locale.
Certamente si’,almeno fino al diluvio dell’arrivo dei social e di Facebook, anche con i relativi e famosi “leoni da tastiera”,le fake, la presenza di falsi profili creati ad arte.
Oramai la “politica” di cui si accennava all’inizio, si fa soprattutto in altre e non chiare sedi ,spesso in capannelli di piazza, reale o virtuale, ed e’ divenuta, a volte, citando un famoso opinionista, un gioco di societa’ di una minoranza.
Nel gioco di societa’ tutto si mischia in maniera liquida, dove si fa a gara a chi la racconta piu’ grossa ,nel perfetto stile di un populismo imperante.
Rimane pero’ il valore del giornale come elemento che filtra e da’ alla notizia un peso specifico ed obiettivo; se si vuole competere bisogna cercare di anticipare i temi e non subirli.
Se questo elemento di filtro,di verifica funziona, il lettore tende a fidelizzarsi, anche criticamente ,se vogliamo.
In altri termini, una linea editoriale non e’ mai neutra, altrimenti tanto varrebbe fare una Agenzia di Stampa , tipo ANSA.
Forse e’ questa la prossima sfida, per attrarre il lettore:far conoscere e contestualmente riuscire ad anticipare i temi, o, se si voglia, le cosiddette “agende” e non farsele imporre dagli eventi.
Per far cio’ occorrono idee, mezzi, risorse , giovani leve che si vogliano mettere in gioco in tal senso ;cosa, quest’ultima, in questo momento storico, alquanto difficile, mancando spesso lo studio relativo approfondito, in una societa’ divenuta molto complessa, maestri preparati alle spalle, che non siano i social e soprattutto ..le motivazioni.
Auguri al Corriere Pievese;che rimanga sempre voce importante e puntuale.
Marco Bertozzi.