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MARCELLO TOMASSONI – Neo Presidente del Consiglio d’Istituto Vannucci

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Marcello ha un figlio che frequenta le medie, uno le elementari ed il terzo l’asilo. Lavora come ausiliario all’Università di Perugia, “come precario” ha tenuto a precisare, ed è stato membro del precedente Consiglio di Istituto. Curriculum ottimale per il neo presidente del Consiglio dell’Istituto Comprensivo Pietro Vannucci. In questo caso motivazioni, conoscenza ed esperienza non mancano di certo.

A Marcello chiediamo di presentarci il nuovo consiglio e di sapere se già si è insediato.
La rappresentanza dei genitori nuovo Consiglio oltre che da me è composta da Jessica Giuliacci di Ponticelli, Cristiano Casucci e Giuseppe Sauta di Po’ Bandino, Mirko Capoccia di Moiano che è il Vicepresidente, Luca Ciarapica, Ilaria Gabrielli e Annamaria Pulitano Oltre ai genitori sono ovviamente presenti anche le rappresentanze dei docenti e dell’altro personale.
Le elezioni hanno avuto luogo agli inizi di Novembre e, dopo i tempi tecnici per l’insediamento, abbiamo iniziato a riunirci. Già si è svolto un incontro con i rappresentanti dei genitori e c’è anche stato il primo Consiglio d’Istituto trascorso soprattutto in adempimenti di carattere burocratico. Speriamo, superata questa fase, di iniziare rapidamente ad affrontare le questioni più importanti.

Quali sono le finalità, i metodi lavoro e gli obiettivi che vi siete proposti di dare.
La finalità essenziale è il bene dei ragazzi che deve prevalere su tutto e deve essere perseguita, a mio modo di vedere, attraverso gli strumenti del dialogo, della condivisione e della partecipazione. Ritengo infatti che sia sempre necessario mediare le varie posizioni per ricercare il più ampio consenso possibile, senza perdere mai di vista il bene dei ragazzi. Per questo è importante partecipare alla vita della scuola. Non si può discutere di ciò che non si conosce ed una scuola vera ha bisogno di tutte le sue componenti: ragazzi, docenti e genitori. La partecipazione deve però avvenire nel rispetto dei ruoli. I genitori non debbono fare i docenti e i docenti non debbono fare i genitori. Dico questo perché non è sempre scontato ed è invece uno degli elementi fondamentali per rendere proficuo il lavoro che siamo chiamati a svolgere e perché il Consiglio d’Istituto serva veramente. Questo può avvenire solamente se ognuno fa la sua parte.
Uno dei primi obiettivi che ci siamo dati riguarda la comunicazione. Secondo me è uno degli aspetti fondamentali per favorire trasparenza e correttezza dei rapporti tra scuola, amministrazioni, genitori. Una conoscenza diretta e continua delle informazioni riduce notevolmente il rischio di equivoci, malintesi, confusioni che non servono a nessuno e minano i vari rapporti.
Iniziamo adesso un percorso che si basa sul confronto e sul dialogo. Noi cercheremo di informare costantemente i genitori su tutto quello che succede e mi aspetto che i genitori facciano lo stesso con noi, utilizzando i canali ufficiali che sono i rappresenti di classe.
Tutto quello che arriverà in modo chiaro e corretto potrà essere valutato ed affrontato. Non deve accadere che problemi e necessità giungano a noi attraverso le”chiacchere di bottega”. Perché in tale modo si hanno solo notizie frammentate e confuse e diviene poi difficile intervenire. Le istanze assumo valore quando vengono rappresentate nella sede idonea e questa sede è la scuola.

Il vostro insediamento segue un momento particolarmente travagliato per gli assetti scolastici del nostro territorio.
L’anno che è passato è stato un anno molto difficile perché con il precedente Consiglio d’Istituto abbiamo vissuto il distacco del plesso di Paciano. Non è mai indolore una cosa del genere e gestire la transizione ha richiesto un impegno notevole. Ciò nonostante siamo riusciti ad affrontare il problema, ne abbiamo discusso con i genitori e con l’Amministrazione Comunale in modo proficuo. Il documento approvato in Consiglio Comunale all’unanimità è sicuramente una sintesi valida, appropriata e più che soddisfacente, che impegna in modo concreto la stessa Amministrazione Comunale. E’ una questione su cui dovremmo tornare sopra con calma. Ci teniamo sempre in contatto con il Sindaco che ha sempre manifestato la più piena disponibilità. Vedremo in seguito, insieme all’Amministrazione Comunale ed alla Dirigenza Scolastica, con calma, passo dopo passo, come è possibile procedere.

Stai quindi ricercando il massimo di adesione e collaborazione in una vicenda dove mal di pancia e dissapori, conseguenti al distacco di Paciano, non sono mancati?
Sicuramente questo è uno degli obiettivi. In linea del resto con il percorso che abbiamo avviato con il precedente Consiglio. Lo stesso documento, che sopra richiamavo, è una valida base di partenza da cui avviare tutta una serie di iniziative. Ci rendiamo conto che il “tutto e subito” non è possibile da realizzare ma, collaborando pazientemente, si può fare molta strada e tante cose.

Ad esempio?
Cercare di aumentare i flussi verso le nostre strutture, questa è una priorità. Oltre a questo cercheremo di farci carico di tutte le problematiche legate alla realizzazione del nuovo edificio destinato alla scuola secondaria di primo grado.

Ti soddisfa il progetto?
Non al cento per cento. La collocazione non è probabilmente la più adeguata ma oramai la scelta è questa e quindi occorre prenderne atto. Invece sulla palestra penso che sia uno degli elementi su cui si potrebbe ancora discutere. Vorrei nello specifico che ci sia ancora tempo per decidere una possibile demolizione.
Di quella palestra in particolare e delle altre in generale ho già parlato con il Sindaco e siamo rimasti d’accordo che ci saremmo rivisti per approfondire la questione. Questo argomento è uno dei tasti dolenti dei nostri istituti e non da adesso. La presenza di strutture inadeguate riduce l’offerta formativa perché l’educazione all’attività motoria e sportiva è essenziale nella crescita e per la salute dei nostri ragazzi.

Quali impegni ti senti di assumere per il rafforzamento dell’autonomia delle nostre strutture scolastiche.
Questo è l’impegno principale, sta in testa a tutto. I numeri attuali degli studenti dei plessi scolastici potrebbero in futuro non soddisfare le nuove soglie in discussione in ambito regionale. Dobbiamo quindi prevedere da subito le possibili soluzioni che siano capaci di mantenere e garantire l’autonomia, con l’opzione dell’istituto omnicomprensivo sempre aperta.
Ritengo in proposito che aver sollevato e dibattuto questi argomenti abbia sensibilizzato l’opinione pubblica e prodotto dei risultati tangibili, come ad esempio l’arrivo della nuova dirigente al Liceo.

In tale situazione diviene necessario un rafforzamento dei contatti e dei rapporti con la dirigenza ed il Consiglio d’Istituto del Calvino.
Certamente. Proprio per questo già abbiamo avviato tutta una serie di contatti informali, che cercheremo di consolidare. Questo è un canale privilegiato di discussione che diviene fondamentale in prospettiva futura. Siamo cosi vicini, anche fisicamente, che non è pensabile che ognuno possa andare per proprio conto.

Cos’altro ritieni di dover dire ad inizio mandato?
Voglio rivolgere un invito ai genitori riguardo ad una problematica riferita alla viabilità ed alla sicurezza, in special modo adesso con la presenza del cantiere per l’avvio dei lavori della nuova struttura. Mi riferisco alle cattiva abitudine, che va contrastata, della sosta per portare a scuola e riprendere gli alunni. Abbiamo un parcheggio gratuito coperto che, con una rampa di scale, consente l’accesso dei bambini alla scuola. Perché invece si continuano a lasciare i bambini in mezzo alla strada?
Quello della viabilità e della sosta accanto alle scuole, tutte le scuole del comune frazioni comprese, è una tematica che va affrontata, analizzata ed adeguatamente regolamentata. Non basta intensificare il controllo serve anche e soprattutto una maggiore educazione da parte di tutti noi.

Riuscirete a fare a meno di Barbara Paggetti?
Barbara è stata una colonna fondamentale per la crescita delle rappresentanze scolastiche in questo comune. Ci conosciamo da bambini, a Lei mi lega un affetto personale che va al di là della stima e dell’apprezzamento che va riconosciuto al suo impegno ed ai risultati ottenuti per la scuola in questi anni.
Non sarà comunque necessario fare a meno di lei perché, anche se non fa parte del Consiglio d’Istituto, la conosco e so che sarà sempre disponibile a darci una mano.