Home Argomenti Calcio La Pievese verso i 90. La Pievese “coppista”di Peppino Peppoloni

La Pievese verso i 90. La Pievese “coppista”di Peppino Peppoloni

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La guerra aveva fermato tutto, i giovani erano partiti per i diversi fronti della guerra. Subito dopo il passaggio del fronte si racconta che giocarono ancora, nella squadra locale, per un po’, i giocatori della vecchia guardia. ( Carli, Sannella, Colombo, Colocci un brigadiere dei carabinieri.).Le prime notizie ufficiali le abbiamo trovate, a marzo, nel Giornale dell’Umbria. Nel 1945 si ricomincia a giocare a pallone grazie all’organizzazione spontanea di un gruppo di giovani. E’ una partita con il 2° Railway Mobile Workshop inglese. I pievesi vincono 6 a 4 e si danno nuovi appuntamenti.. A maggio una nostra squadra viene sconfitta pesantemente a Mugnano. Domenica 13 maggio una Pievese “profondamente rinnovata” sconfigge per 4 a 1 la squadra ospite. E’ la gara dove subisce un serio infortunio il centravanti biancoceleste Stella, che aveva giocato con la prima Pievese.. La formazione di quella partita era: Bovi, Gorello ,Macchiaiolo, D’Ubaldo, Colombo, Baiocco, Bellavita, Battaglini, Stella (Barbini),Faltoni, Cittadini.Segnarono Colombo su rigore, Battaglini e Barbini.

Nel maggio del 1945, nella sede provvisoria del Mutuo Soccorso, si ricostituisce l’Associazione Sportiva Pievese.Le elezioni indicano quale presidente il veterinario dottor Mileto Salvietti, alla vice presidenza Remo Cupella, i consiglieri sono Giuseppe Peppoloni, Enrico Augero, che sarà presidente nel 1950, Antonio Stefanini, Otello Cesaroni, Giovacchino Mancini e Gino Federighi. Con L’aggiunta di pochi altri ed in particolare del professor Colalè che sarà presidente nel 1951 e di Vincenzo Mazzuoli, che sarà presidente dal 1951 al 1956, questo resterà, come vedremo, il gruppo che dirigerà la Pievese fino alla crisi della metà degli anni cinquanta. Nel novembre del 1951 il Consiglio Direttivo dell’Associazione Sportiva Pievese risultava così composto: Presidente Vincenzo Mazzuoli, Vicepresidente: Enrico Augero, Segretario: Goffredo Polverini, Consiglieri: Florio Baffoni, Celso Quintini, Adorno Duricchi, Pedro Venturini, Mimmo Gostinfini, Giuseppe Peppoloni, Osvaldo Volpi, Mario Brillo, Piero Scricciolo, Ivano D’Ubaldo, Antonio Morganti, Cassiere: Ermanno Mollichella.

A raccontarci della Pievese di quegli anni sono soprattutto le corrispondenze di Gino Porzioli che da tifoso appassionato entra anche nel merito del gioco e del giudizio sui singoli giocatori.

piefese foto

La Pievese “coppista”dei primi anni cinquanta.In piedi da sinistra: Peppino Peppoloni, Lucioli, Poggiani Mario, Meoni,Ceva Gino Cestola Aldo, Faltoni Fernando, Vecchi Oscar, Frullani Mario , Venturini Pedro.Seduti: Bianchi, Bacci Bruno, Battaglini Mariano, Bacci Luigi, Gallinella Giuseppe

Qui vogliamo ricordare l’insieme di quei calciatori che indossarono le maglie biancocelesti negli anni quaranta e cinquanta segnando l’epoca , poi anche insieme   ai colori arancioverdi della Frazzi, del calcio pievese giocato al campo di Sant’Agostino.

Bovi, Gorello Umberto, Macchiaioli, Purgatorio Ario ,Colombo, Frullani Mario, D’Ubaldo Ivano, Baiocco, Cittadini, Bellavista, Battaglini, Lispi, Barbini, Faltoni Fernando, Stella, Caiella, Cestola Aldo, Lucioli Attilio , Santeroni, Bacci Luigi, Gallinella Giuseppe, Bacci Bruno, Caricchi, Chiorrina,Bruni ,Libellula,Mosca,Gorello Nazzareno,,Santeroni,Vespertilli,Vecchi, Della Ciana Meoni, Mario Poggiani, Sergio Giuliacci ,Cianfrini, Cappannella, Ceva, Spigarelli,  Bianchi I,Droghieri,Tassini, Stefanucci, Mario Bronco, Petraccelli, Bianchi II, Del Secco, Calandra,Enrico Rocchi, Cherubini, Bruschi, Zambri, Caratelli, Nasi, Marini, Sacchi, Giovannini,Porticelli, Uva,

Uno spaccato interessante del tifo per il calcio e per il ciclismo di quegli anni ci viene dalle parole di Alvaro Marchesini, che ci racconta anche di come si intrecciarono le passioni per la Pievese e per i due ciclisti che dividevano allora gli italiani, Coppi e Bartali. Uno dei dirigenti più appassionati della nostra squadra era in quegli anni Peppino Peppoloni, che era anche un acceso tifoso di Fausto Coppi. Il “campionissimo” faceva parte allora della squadra della Bianchi che aveva delle maglie celesti con una fascia orizzontale bianca i cui era appunto scritto il nome delle famose biciclette.

Le maglie della Pievese, celesti con la fascia orizzontale bianca, che in quegli anni sostituirono le antiche biancocelesti a righe verticali e quelle dell’immediato dopoguerra azzurre con i bordi bianchi, ebbero origine dalla passione “coppista” di Peppoloni. Il teatro del tifo era situato per il Casalino presso il Bar del Volpi, che poi diventerà, quando la famiglia Volpi si trasferirà a Tavernelle, il Bar di “Pisse”, cioè della famiglia Baglioni. Osvaldo Volpi era un tifoso di Bartali e qui il comune tifo pievese biancoceleste si divideva. La televisione non era ancora arrivata e la radio trasmetteva il Giro ed il Tour. Le damigiane di vino scandivano vittorie e sconfitte di Bartali e Coppi che erano gli eterni rivali su tutti i fronti.

brani tratti dal libro “Fanno scuola agli argentini. 80 anni di calcio a Città della Pieve” a cura di Gianni Fanfano

corrierepievese@gmail.com