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Il primo cambio automatico fu progettato a Città della Pieve negli anni trenta. Ma non solo…

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In quei primi anni trenta del secolo scorso, a Città della Pieve ai pievesi di allora dovevano fischiare gli orecchi spesso. Ci fu infatti un concentrato di cervelli e di idee e opere che misero la nostra cittadina all’avanguardia nel campo scientifico e tecnico in diversi campi. Ne abbiamo parlato con Bruno Trenta entrando nella sua bellissima casa che conserva memorie della sua vita, ma anche delle comunità che ha incontrato. E proprio all’ingresso sulla destra ci sono le fotografie che parlano dello zio Elio Trenta che progettò nel 1931 il primo esemplare di cambio automatico. La sua morte tre anni dopo e alcuni problemi familiari non gli consentirono di sfruttare l’invenzione che invece fu poi realizzata con gli immaginabili profitti in America qualche anno dopo.

Ma c’è dell’altro su cui riflettere, come dicevamo prima. In quegli stessi anni altri due pievesi sono agli onori della cronaca diciamo “motoristica “ e “tecnologica” dell’epoca.

Si tratta di  Gino Cappannini e Achille Piazzai. Ne abbiamo parlato diverse volte sul nostro giornale anche quando abbiamo ripubblicato alcune annate di “Pieve Nostra”. Infatti in quegli anni Gino Cappannini ottiene i primi importanti risultati come meccanico di aerei con alcune delle più prestigiose aziende nazionali che lo porteranno poi ad entrare nella ristretta cerchia dei più stretti collaboratori di Italo Balbo e purtroppo alla morte, per fuoco amico, durante la seconda guerra mondiale, sul fronte africano.

E c’è anche Achille Piazzai, ingegnere, nativo di Salci,  che si sta affermando come uno dei progettisti più prestigiosi nel campo della marina mercantile, diventando famoso per avere nel suo carnet nutritissimo anche il progetto del transatlantico “Rex”, famoso allora per avere portato l’Italia nel novero delle potenze marine, poi per essere stata la nave protagonista del film di Fellini “Amarcord”. Dunque Città della Pieve terra di artisti ed in primo luogo di pittori a cominciare dal Perugino, ma anche terra di scienza applicata. Che altro si può chiedere alla storia di un paese? Alla storia ed al passato niente. Forse qualcosa al presente ed al futuro…

(G.F)

Da Wikipedia

“l primo brevetto di un “cambio automatico progressivo di velocità” venne presentato e registrato in Italia nel 1931, a nome di Elio Trenta (1912-1934) di Città della Pieve (Il brevetto venne rilasciato dal Ministero delle Corporazioni-Ufficio delle proprietà intellettuali con il numero 298415). I modelli Oldsmobile del 1940 furono i primi veicoli ad avere un cambio completamente automatico, chiamato Hydra-matic, a quattro rapporti e senza frizione. Su questi modelli l’opzione cambio automatico era offerta a soli 57$. Negli anni cinquanta Oldsmobile produsse milioni di automobili con cambio automatico, dimostrandone la popolarità negli Stati Uniti.”