Home Argomenti Cronaca I sindaci e l’assessore umbro dicono si al “Marchio d’Area”

I sindaci e l’assessore umbro dicono si al “Marchio d’Area”

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“la situazione attuale locale, che vede ciascun territorio sforzarsi di commercializzare i propri prodotti e le proprie strutture ricettive con risultati molto spesso deludenti, ha portato la parte produttiva della società ( artigiani, imprenditori ed operatori del settore turistico ) ad interrogarsi su quale sia la formula migliore per dare visibilità al territorio…Il “Marchio d’Area” è uno degli strumenti con cui si vuole realizzare la valorizzazione dei beni naturali e culturali del territorio e mira al riconoscimento dei prodotti alimentari, artigianali, e turistici, sottolineandone la “tipicità” dal punto di vista economico ambientale, e socioculturale.”

Con queste intenzioni, nel quadro delle iniziative di “Zafferiamo 2014” si è tenuto a Palazzo Corgna un Incontro per la presentazione dell’idea e delle prime linee di progetto per la creazione di un “Marchio d’Area”, uno strumento che si colloca a metà strada tra i criteri delle certificazioni di qualità e delle politiche di “brand”.

La platea dei partecipanti era nutrita e qualificata. Insieme all’assessore regionale umbro all’agricoltura Fernanda Cecchini ed al sindaco pievese Fausto Scricciolo, che ha fatto gli onori di casa e coordinato i lavori, erano presenti il sindaco di Sarteano Francesco Landi, il sindaco di Fabro Maurizio Terzino, il sindaco di Ficulle Luigi Maravalle,il sindaco di Monteleone Angelo Larocca, il sindaco di Montegabbione Fabio Roncella,il sindaco di S. Casciano Paolo Morelli, il sindaco di Acquapendente Alberto Bambini, il sindaco di Panicale Giulio Cherubini, il vice sindaco di Piegaro Simona Meloni, il vice sindaco di Cetona Gianfranco Torroni. Erano presenti anche il Presidente del Patto Territoriale Interregionale Vato Marco Ciarini e la direttrice del GAL Trasimeno Orvietano Francesca Caproni.

Folta anche la presenza di imprenditori e di operatori economici, tra cui il Presidente di Crediumbria Palmiro Giovagnola .

Tra questi sono intervenuti un rappresententante della Confartiginato e per i vignaioli della zona Paolo Bolla che ha ricordato l’investimento già realizzato, all’interno della linea di condotta presentata, sul vitigno autoctono della “vicciuta” da un gruppo di aziende vitivinicole che vanno appunto da Città della Pieve, fino a San Venanzo.

L’archeologa Francesca Bianco nel suo contributo a sottolineato le ragioni storiche e territoriali che legano i  territori riuniti a partire dall’epoca etrusca.
Molti i riferimenti alle terre di confine che rischiano di essere marginali in tutte e tre le regioni interessate ma che devono fare invece di questo handicap un fattore competitivo positivo,la necessità di individuare insieme e accanto al marchio, politiche di marketing sia territoriale che di prodotto e di servizio,linee di finanziamento adeguate, ma soprattutto come ha sottolineato Ciarini, nel suo intervento un “parco di progetti”, come li ha definiti lui, che sia la base di partenza per ogni politica di qualificazione che si rispetti e soprattutto per candidarsi al recepimento dei prossimi finanziamenti comunitari, nazionali e regionali che saranno attivati con il Fondi strutturali europei del periodo 2014/ 2020.

“Saranno messi in campo con questa scadenza – ha detto la Cecchini – 1 miliardo e 700 milioni di euro circa in Umbria che saranno destinate ad aree svantaggiate della regione e che vedranno coinvolte anche le aree del Trasimeno e della zona dell’Orvietano e del Pievese che oggi si è attivata.”

Giustamente c’è stato chi ha ricordato che fondamentali per il successo di una iniziativa del genere saranno anche i tempi, che non consentono più le lungaggini e le burocrazie sinora imperanti, così come sarà sempre importante accompagnare qualunque strategia di valorizzazione promozione di un territorio con l’esistenza di servizi minimi fondamentali quali strade in buona condizione e infrastrutture adeguate e chi anche tra il serio ed il faceto ha provato a lanciare un nome per il marchio “ le terre delle creste”.

Tutti hanno sottolineato che siamo solo all’inizio, anche se quello che serviva per partire cioè il consenso di tutti c’è stato. E questa è la notizia  ed il risultato più importante.

Fausto Scricciolo, concludendo ha proposto di costituire un “tavolo di concertazione” pubblico/ privato con tutti i soggetti interessati e di darsi come primo appuntamento per proseguire il lavoro il 9 novembre durante la Mostra del Tartufo che si svolge a Fabro.

foto marchio