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Fare per Ficulle. Il Prefetto diffida il Comune “Approvazione del bilancio o commissario”

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Comunicato stampa del Gruppo  “Fare per Ficulle” 

A seguito della mancata e tardiva presentazione dei documenti previsti dalla legge e dai Regolamenti Comunali e successivamente alle informative inviate al Prefetto di Terni dal gruppo di minoranza Fare per Ficulle, il Consiglio Comunale che si è tenuto il 19 maggio non ha potuto approvare il Bilancio di Previsione 2016.

La scadenza del termine come è noto era il 30 aprile 2016 e l’attuale amministrazione non ha partecipato alla sperimentazione di cui all’art. 78 del D. Lgs. n. 118/2011 e si è avvalsa della facoltà di rinviare al 2017 l’adozione della contabilità economico-patrimoniale, perciò la minoranza aveva già rimarcato al Prefetto in data 22 aprile che non era stata messa a disposizione dei Consiglieri la documentazione relativa al bilancio consuntivo 2015 ed al bilancio previsionale 2016 e che, quindi, la discussione e l’approvazione degli stessi sarebbe andata oltre i termini previsti ed infatti il 30 aprile è stato convocato il Consiglio comunale per il 19 maggio con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo.

Contemporaneamente sono stati messi a disposizione dei Consiglieri i documenti relativi, ma in modo lacunoso ed incompleto, come le delibere approvate 10 giorni prima della loro pubblicazione all’Albo Pretorio, ma senza pubblicare gli allegati oggetto della delibere stesse. Per senso di responsabilità il gruppo di Fare per Ficulle è passato sopra a queste mancanze e nel frattempo, il 9 maggio, è stata data comunicazione che erano stati depositati i documenti del bilancio previsionale e che erano a disposizione dei Consiglieri, anche se incompleti, visto che mancava la relazione del Revisore dei conti.

Sabato 14 maggio i Consiglieri hanno ricevuto l’integrazione per l’inserimento nel Consiglio comunale del 19 maggio della discussione ed approvazione del DUP e del Bilancio previsionale 2016.

I Consiglieri di opposizione, che si sono visti arrivare la convocazione fuori da ogni termine previsto dalle norme, quindi senza che fossero stati messi nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro, non si sono potuti esimere dall’informare il Sindaco, i Consiglieri ed il Prefetto della grave situazione e delle eventuali conseguenze ed hanno chiesto il ritiro dell’integrazione al Consiglio comunale, con l’unico fine di salvaguardare il Comune dalla deliberazione di un atto che, viziato nella forma e nella sostanza, potesse essere impugnato per il suo annullamento da qualsiasi cittadino.

Così nel Consiglio comunale di giovedì scorso il capogruppo di maggioranza Urbani ha richiesto il ritiro dei punti relativi al bilancio previsionale, mentre è stato approvato, con i voti contrati dell’opposizione, il bilancio consuntivo 2015.
Ieri è arrivata ai Consiglieri la convocazione per l’approvazione in Consiglio comunale del bilancio previsionale, insieme all’atto di diffida del Prefetto di Terni, che obbliga l’approvazione dello stesso entro 9 giugno, pena il commissariamento ed il successivo scioglimento del Consiglio.

Il compito primario del Consiglio Comunale è quello di approvare il Bilancio di Previsione, lo strumento essenziale per il funzionamento della macchina amministrativa, un atto così importante la cui mancata approvazione nei termini è indicata nel Testo Unico degli Enti Locali tra i pochi motivi per cui è previsto lo scioglimento del Consiglio stesso.

Anche lo scorso anno il Bilancio previsionale è stato approvato 18 giorni dopo la scadenza del 31/07/2015 ed i ritardi e le mancanze di quest’anno sono ancora più gravi e sono sintomo dell’incapacità e della superficialità, più volte denunciate dal gruppo di Fare per Ficulle, di questa Amministrazione che mette in difficoltà oggettive il Comune di Ficulle.

Al Sindaco ora non resta che predisporre quanto necessario all’approvazione del Bilancio nel rispetto della normativa, evitando di ricadere negli stessi errori, ed ottemperare a quanto richiesto dal Prefetto per evitare commissariamento e scioglimento del Consiglio. E’ evidente la responsabilità Politica dell’Amministrazione Comunale, che dovrà accertare se ci sono responsabilità anche da parte di altri.

Il Sindaco, nel Consiglio di giovedì, si è assunto la responsabilità di quanto è accaduto e se così è, logica vorrebbe che rassegnasse le proprie dimissioni.