Home Rubriche Città della Pieve. Elezioni comunali. Una corsa a tre?

Città della Pieve. Elezioni comunali. Una corsa a tre?

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Quest’anno faremo un’abbuffata di elezioni. L’8 ed il 9 giugno voteremo per eleggere sia il sindaco ed il consiglio comunale, sia il Parlamento Europeo. Qualche mese dopo dovremmo votare per eleggere il consiglio regionale dell’Umbria. Quindi tolto il Parlamento che lo abbiamo eletto due anni fa, voteremo per tutto ciò che in teoria dovrebbe governare e contribuire a decidere il nostro presente ed il nostro futuro.

Perché uso il condizionale vi chiederete? Perché la politica, le istituzioni democratiche e quindi le elezioni, sembrano contare sempre di meno, mentre sempre più contano le forze economiche e  finanziarie ed anche militari, che poi si impongono sulla politica di ogni colore. E di questo i cittadini se ne sono accorti e forse anche per questo  vanno sempre meno a votare.  Nel  1976, anno di maggiore affluenza nella storia repubblicana,  votava il 93,40% degli italiani. Oggi siamo quasi alla metà. Ma la speranza come si dice  è l’ultima a morire e allora proviamo a vedere cosa può accadere.

I Comuni hanno avuto sempre un problema di scarsità di risorse e di competenze non sempre riconosciute, che si sono poi ancora più drasticamente ridotte con la creazione delle Regioni.

Ma il “Comune” resta per noi italiani, come istituzione, il cuore dello stato,  forse l’unico pezzo di stato veramente riconosciuto. E quindi le elezioni comunali sono da sempre quelle più partecipate e quelle che più interessano.

Cinque anni fa, nel 2019, è stato eletto sindaco Fausto Risini, con una lista civica chiamata “LiberaMente” che fu sostenuta dai rappresentanti  locali e regionali della destra e dai cinquestelle.  Per la prima volta nella storia pievese ci fu il confronto fra due sole liste. L’altra era stata presentata dal centro sinistra con candidata sindaca Simona Fabbrizi.

Votarono circa 4100 elettori, il 70% degli aventi diritto, con un calo del 3% rispetto alle elezioni comunali precedenti. Il 60,2% scelse Risini, pari a 2.477 voti, mentre alla Fabbrizi andarono 1640 voti pari al 39,8%.

Fu una sorpresa relativa, perché il logoramento e la crisi della roccaforte della sinistra erano iniziati da diverso tempo, in tutta Italia stava avvenendo uno spostamento a destra consistente, che in quegli anni era targato prevalentemente Lega. Ma a livello locale contro la sinistra si aggiunsero due fattori negativi molto importanti. Il primo fu lo scandalo sulla sanità regionale con le prime indagini che vedevano coinvolte le maggiori figure istituzionali e politiche del PD. Il secondo fattore fu la non ripresentazione del sindaco uscente Fausto Scricciolo, che fu fatta con modi ed argomenti che crearono molto malumore.

In queste prossime elezioni finora ai nastri di partenza si sono già presentati tre candidati. Sono Lucia Fatichenti, Marco Cannoni ed il sindaco uscente Fausto Risini. Teoricamente c’è tempo fino ai primi di maggio per presentare candidature e liste. Ma molto probabilmente la situazione resterà immutata.

Lucia Fatichenti, dirigente di Poste Italiane, ha fatto parte della Giunta Risini per tre anni, si è dimessa nel settembre del 2022 ed ha annunciato la sua candidatura i primi giorni di ottobre dello scorso anno. Ha costituito un comitato promotore di orientamento trasversale dal punto di vista politico e vuole rappresentare una genuina esperienza civica. Da tempo ha aperto una sede lungo Via Roma.

Marco Cannoni, trentottenne, dipendente pubblico, segretario comunale del Pd fino alla sua candidatura, è stato vice sindaco nella giunta di Scricciolo dal 2014 al 2019. Nella sua presentazione ha dichiarato che sente di rappresentare i valori del centro sinistra. Ma al momento non si sa, a parte la volatilità della politica attuale, oltre al Pd se verrà sostenuto anche da altri soggetti.

L’ultimo, in ordine di tempo a presentare la sua candidatura è stato Fausto Risini, sindaco uscente, pensionato, ex dipendente della ASL. Ufficialmente la candidatura viene ripresentata dalla stessa lista civica “LiberaMente”, di cinque anni fa. Si tratterà di vedere questa volta quale sarà il rapporto con le forze politiche, in particolare con quelle di destra e dato il cambiamento generale avvenuto, con Fratelli d’Italia.

Per adesso ci fermiamo qui. Ma cercheremo di informare nel dettaglio, il più possibile i nostri lettori. Intanto pubblicando, come abbiamo fatto sinora tutti i comunicati stampa che ci verranno forniti. Cercando di valutare cosa si è fatto in questi ultimi cinque anni e cosa negli anni precedenti. Cercando di capire e segnalare quali sono i nostri problemi principali. Cercando di approfondire il più possibile le posizioni e le proposte di ciascuno dei candidati. E’ nostra intenzione, come giornale, procedere, anche, con una intervista iniziale ai tre candidati. E concludere con l’organizzazione di un dibattito pubblico fra i tre candidati nella fase finale. Tutto ciò, ovviamente, se e con chi lo accetterà.

Gianni Fanfano.