Home Rubriche Castiglione. Assessore Bacci “Nessun buco di bilancio. Basta falsità, manipolazioni e invenzioni“

Castiglione. Assessore Bacci “Nessun buco di bilancio. Basta falsità, manipolazioni e invenzioni“

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(comunicato stampa) In riferimento agli articoli di stampa apparsi nel fine settimana e ai successivi post sui social del Consigliere Avvocato Francesca Traica e del candidato Sindaco, dottore commercialista e revisore dei conti Filippo Vecchi, mi sento in dovere di rispondere al fine di confutare le gravi manipolazioni, omissioni ed invenzioni in essi contenuti.

Il Comune ha chiuso la gestione 2023 con un avanzo di amministrazione di € 9.906.780,72 ed un risultato di competenza di €. 3.470.665,94. Il “buco” di bilancio sbandierato dall’opposizione non è nient’altro che l’importo residuo da riaccertamento straordinario emerso alla fine della gestione 2014 applicando la nuova contabilità finanziaria finalizzata a garantire agli enti la capacità di coprire i residui attivi (crediti) di difficile riscossione o inesigibili (e dato che dell’argomento si è parlato in Commissione Finanze, se invece di disertarla da oltre due anni vi avesse partecipato, il Consigliere Traica non sarebbe incorso in errore). Tra le novità di quella riforma c’è stata l’introduzione del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità ed è proprio l’accantonamento di somme a garanzia dei crediti che ha originato il Disavanzo da Riaccertamento Straordinario di €. 3.335.228,79 deliberato dal consiglio comunale con atto n. 37 del 29/06/2015 da riassorbire in 30 rate annuali. Va ricordato che un buco di bilancio vero porta al dissesto dell’Ente, all’intervento di un Commissario ad acta nominato dal Ministero, alla indagine della Procura della Corte dei Conti e purtroppo a volte anche a procedimenti penali (vedi un Comune umbro che l’opposizione conosce bene). Questa amministrazione ha costantemente proseguito nel riassorbimento deliberato ed iniziato nel 2015 che, per inciso, non solo rispetta i tempi ma che addirittura ad oggi è migliore di oltre 460.000,00 euro rispetto al dovuto. Chi è stato, tra gli altri, il revisore dei conti che ha apposto sempre pareri favorevoli negli anni in cui il disavanzo tecnico è progressivamente maturato? E saranno sicuramente contenti tutti i suoi colleghi professionisti che negli ultimi 20 anni hanno svolto quella funzione e che implicitamente vengono indicati come complici di questo stato delle cose.

Le Sezioni di controllo delle Corte dei Conti regionali svolgono tra l’altro il prezioso compito di analisi dei rendiconti evidenziando anomalie e situazioni di criticità, suggerendo le azioni da intraprendere per migliorare la gestione. Che il Consigliere Traica, vista l’attività professionale che svolge, non sappia che le sentenze vengono emesse dalla Procura della Corte dei Conti mentre le deliberazioni sono prodotte dalle sezioni di controllo non può essere vero e quindi siamo di fronte alla consueta manipolazione delle parole. Detto ciò, la deliberazione 2/2024 è pubblicata sul sito del Comune dal 31/01/2024 ed è disponibile a tutti i cittadini. Sorprende, o forse no, che l’opposizione se ne sia accorta solo adesso. La Corte ha fatto una approfondita analisi a partire dall’anno 2017. Oltre ai rilievi subito evidenziati dal traicapensiero sarebbe però opportuna leggerla tutta e “saporirla”, la deliberazione. Perché, ad esempio, riguardo l’accantonamento al fondo contenzioso la Corte scrive testualmente “la quantificazione del fondo contenzioso accantonato dal Comune non evidenzia ad oggi particolari criticità”. L’errata contabilizzazione della quota annuale del disavanzo da riaccertamento straordinario che termina con il 2019 e che comunque non è riferita all’importo, complessivamente addirittura superiore a quanto richiesto, ma solo una errata esposizione del dato nei documenti contabili ed una non “opportuna evidenza dell’avvenuto recupero”, dopo i rilievi, è stata prontamente superata col bilancio 2024. In caso contrario è presumibile che i revisori dei conti non avrebbero espresso parere favorevole. La delibera della Corte inoltre si chiude con una serie di richieste alle quali l’Ente ha già prontamente ottemperato.

E’ comprensibile l’irritazione del consigliere Traica e dei suoi colleghi di opposizione nel dover prendere atto che a fronte dell’aumento del 15% dei costi TARI da coprire con le tariffe per il biennio 2024-2025 il Comune di Castiglione del Lago, a differenza della quasi totalità dei Comuni Umbri, non delibera nessun aumento, mantenendo le tariffe 2023 e questo solo per una questione di tempi tecnici legata alla tardiva approvazione del PEF da parte di AURI, perché l’intenzione era quella di una rimodulazione a favore delle utenze domestiche a parità di gettito.

Il Sindaco ha firmato insieme agli altri primi cittadini umbri un documento dove si contesta l’aumento deliberato da AURI perché, senza tale incremento, grazie al recupero e riallineamento  delle superfici svolto nell’ultimo anno, le tariffe sarebbero diminuite mediamente quantomeno del 7,5%. Forse è per questo motivo che la Traica fa insinuazioni disarmanti su fantomatici aumenti che saranno deliberati dopo il voto e offende la correttezza degli oltre mille cittadini che fino ad oggi hanno regolarizzato le proprie posizioni facendo apprezzamenti “lusinghieri” sul loro comportamento che ha mandato all’aria il suo progetto di boicottare l’attività amministrativa dell’ente ed il conseguimento della equità fiscale tra tutti i cittadini.

Assessore al Bilancio

Alessio Bacci