Home Argomenti Cronaca Bilancio comunale e opere pubbliche. Il confonto decolla.

Bilancio comunale e opere pubbliche. Il confonto decolla.

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C’ e’ voluto uno dei soliti post critici verso la nuova giunta che l’ex assessore Cesaretti condivide con gli amici della vecchia, questa volta sulla mancata presentazione da parte del Comune di progetti su una linea di finanziamento per la edilizia scolastica, per far scattare, finalmente, un confronto serio sullo stato delle finanze pubbliche pievesi, che è assai critico, sulle responsabilità delle precedenti amministrazioni e sulle scelte e sugli strumenti da adottare nell’immediato ed in futuro.

Alle  osservazioni critiche di Cesaretti ha risposto il sindaco Scricciolo, in un articolo che abbiamo pubblicato nel giornale, dicendo, in sostanza, che per la situazione di bilancio trovata c’è poco da progettare e che in particolare sulla scuola si è proceduto, i passato, alla costruzione della nuova scuola attraverso un discutibile ed oneroso project financing.

Sono intervenuti poi anche i gruppi consiliari di Pieve di Tutti e del M5S, che abbiamo riportato testualmente nelle nostre pagine, mentre Pieve Prima di Tutto, dopo l’uscita di Berna dal Consiglio Comunale, sembra tenere una posizione defilata. La Meo ha criticato il sindaco dicendo che i soldi spesi per la scuola e la cultura sono comunque spesi bene, mentre la Clavenzani ha ricordato al Sindaco e alla giunta di non avere riferito esaurientemente e per tempo sulla eredità della precedente amministrazione, che essendo Pd mantiene ogni responsabilità in famiglia. Nelle nostre colonne e’ intervenuto anche Ilario Balestro, un architetto di Paciano, che ha chiesto maggiori informazioni sulla operazione di Project financing perché i dati forniti non consentirebbero una esatta valutazione della utilità dello strumento adottato.

Se si mantiene all’interno di un produttivo, anche se duro, confronto politico quello che si è aperto e’ un passaggio positivo. Capire quali sono le reali risorse disponibili, gli errori da evitare, le strade da intraprendere può essere utile alla politica pievese e alle casse comunali e quindi in definitiva alle tasche dei contribuenti.

Pur non conoscendo i dettagli del Progetto di Finanza approvato, c’è da dire che si tratta di uno strumento da non scartare pregiudizialmente in un momento di drastico restringimento delle finanze pubbliche. E la lunga durata e’ spesso una naturale necessità per ammortamenti consistenti. Ci sono tre condizioni preliminari però da considerare indispensabili, la competenza delle pubbliche amministrazioni dal punto di vista tecnico ed economico, la correttezza dell’asseveratore e la responsabilità sociale che deve affiancare l’interesse economico nelle imprese protagoniste. E, forse, è quanto va chiarito.

( g.f )

corrierepievese@gmail.com