Non rappresento nessuno se non me stessa, ma immagino che il mio pensiero sia quello di moltissimi cittadini pievesi che giornalmente prima vedono con i loro occhi , poi leggono sui giornali lo scempio che si sta perpetuando ai danni di città della Pieve da parte di un comprensorio che prima c’ha accarezzato e poi c’ha pugnalato alle spalle nei peggiori dei modi lasciandoci di fatto politicamente soli.
O questa è solo una mia impressione? Mi chiedo a due mesi dalle elezioni, come si fa a dimenticare il passato? E’ possibile dimenticarci i torti e le scelte sbagliate? E possibile dare un taglio con il passato e un cambio di rotta dirompente?
Le questioni spinose sono infinite: la sanità, la costruzione difficoltosa del nuovo edificio scolastico, la gestione dei rifiuti, la questione traffico!
I programmi lambiscono, il confronto con i cittadini si lascia all’ultimo posto perché prima bisogna confrontarsi con i pezzi forti che da sempre hanno deciso per il paese. Ho l’impressione però che i pievesi siano avanti rispetto alla politica, e si augurano di non vedere più le solite storie camuffate come nuove. Se davvero si vuole cambiare bisogna avere la forza di scrollarsi di dosso le “zavorre” e navigare liberi e spediti.
Speriamo che Città della Pieve avrà da scegliere in base a dei programmi seri e strutturati nati dal confronto diretto con tutte le realtà presenti nel territorio e non buttati già in quattro e quattr’otto, o peggio già scritti! A qualcuno non farà piacere questa mia “alzata d’ingegno”, visto che non rappresento nessuno, pazienza bisognerà iniziare a farci l’idea, zitti ci siamo stati anche troppo e visti i commenti su questo giornale vedo che siamo in diversi a non riuscire a starci.
Auguri a noi!
Barbara Paggetti