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Coronavirus. Umbria. Un caso sospetto. Riunita alla presenza della Presidente Tesei e del Prefetto di Perugia,  la task force regionale.

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(aun) Si è riunita stamani a Foligno nella sede della Protezione Civile, la Task Force attivata dalla Regione Umbria per fronteggiare e prevenire la diffusione dell’infezione da Coronavirus.

 La riunione, presieduta dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, con il Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia e il direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, era anche finalizzata ad un confronto  in videoconferenza con il Comitato operativo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, per ricevere indirizzi e direttive per la gestione organizzativa regionale in sinergia con le altre Regioni. Presiedeva il Comitato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il ministro della Salute, Roberto Speranza,  il ministro degli Affari esteri, Luigi di Maio, il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli.

  Nel corso dell’incontro, dove è stata ribadita la piena operatività della macchina organizzativa della Regione in linea con le direttive nazionali, sono stati affrontati vari aspetti relativi alla gestione di un’eventuale emergenza  ed è stato segnalato un caso che presenta caratteristiche di  “sospetto” già comunque, da subito, monitorato dai servizi sanitari territoriali.   Si tratta di un soggetto, ora in isolamento, ospitato in una piccola struttura ricettiva umbra che presenta sintomi respiratori e che avrebbe avuto  contatti in tempi recenti con un soggetto che appare abbia contratto l’infezione da Coronavirus in Lombardia.

La Regione precisa che le organizzazione sanitarie regionali  si sono attivate per ospedalizzare la persona con sintomi e mettere in sicurezza tutti i contatti, al fine di annullare il rischio della collettività.

Si ribadisce che le raccomandazioni divulgate sinora di rispetto delle norme igienico sanitarie sono misure efficaci per prevenire contagi. Inoltre si sottolinea la necessità di rivolgersi telefonicamente al proprio medico di famiglia in caso di sintomi influenzali senza recarsi negli ambulatori o ai pronto soccorso degli ospedali.