ARCHIVIO DEL CORRIERE PIEVESE
29 MAGGIO 2017
Fu durante i primi anni di fascismo che nacque ufficialmente il calcio a Città della Pieve, con la costituzione della Pievese. E furono adottati i colori che casualmente sono simili a quelli dello stemma della città, ma che dovevano la loro origine, alla grande fama ed ammirazione che, in quegli anni riscuoteva il calcio argentino, il quale appunto vestiva come nazionale, una casacca biancoceleste a righe verticali.
Poi la Pievese ha avuto una lunga storia che con alterne vicende e risultati, ha attraversato questi novanta anni legandosi strettamente alla storia dei cambiamenti di questo splendido sport e a quelli che ha vissuto la nostra cittadina.
Ci furono anni in cui a Città della Pieve si disputarono anche dei derby ad alto livello, quelli cioè fra Pievese e Frazzi, che era la squadra aziendale della omonima fornace, e che per lunghi anni fu il cuore economico ed occupazionale della zona.
Il tetto più alto, non a caso, fu toccato negli anni in cui nel calcio, agli inizi degli anni novanta, comparvero gli sponsor che portarono progetti ambiziosi anche nelle realtà più piccole. Con la presidenza di Matarrese infatti la Pievese raggiunse per qualche anno l’Eccellenza che può essere considerata la serie A del calcio dilettantistico.
Poi in questo ultimo scorcio di tempo la storia della Pievese è stata legata alla figura della Presidente Serenella Baglioni, fino alla sua prematura scomparsa.
Ora da alcuni anni la Pievese è diretta da un gruppo di appassionati guidati dal Presidente, Luciano Convito e dal Direttore Generale, Alvaro Bittarello.
Il gruppo dirigente della Pievese è stato ricevuto nei giorni scorsi in Comune dal Sindaco, Fausto Scricciolo, che ha ricordato il significato della storia della società per la città tutta e si è complimentato per i risultati raggiunti sia dalla prima squadra che dal settore giovanile.
