Caro Gianni, ho letto il tuo intervento. sicuramente meritorie le cose fatte e le cose dette..
Purtroppo per uscire dalla condizione di marginalità di “area interna”, come del resto tutta l’Umbria lo sta diventando, non avendo una città che fa da attrattore (vedi AUR), non ci sono ricette semplici..
Le economie di scala imposte dal libero mercato, portano le aree povere a diventare sempre più povere, quelle ricche sempre più ricche..
Se non si fanno politiche anticicliche, (con risorse pubbliche), vedremo l’Italia dei tanti piccoli comuni, delle piccole regioni, desertificarsi..
La Sanità ne è lo specchio. L’autonomia differenziata il nemico numero uno.
La battaglia per l’alta velocità a Chiusi, sacrosanta.. lo sfondamento della Pievaiola, altrettanto.. ma anche i fondi del PNRR, andranno verso le zone più popolate e ricche del paese. Proprio per questo, servirebbe promuovere un cantiere d’idee prima, di proposte poi..
Anche i Borghi più Belli d’Italia, un brand di valorizzazione del bello e del buon vivere, non sono sufficienti.. il solo turismo arricchisce pochi, crea condizioni di povertà a tanti.. il solo turismo sposta ricchezza, non la crea..Alla prossima puntata.
Alessandro Torrini
