Chiusi. Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Caro architetto, apprezzo l’iniziativa alla quale, come ho gia’ detto, potro’ partecipare con qualche riflessione scritta che pero’ per quanto mi riguarda potra’ ricalcare quanto da me gia’ sostenuto come opposizione, unica rappresentante di una lista civica “trasversale” nella mia permanenza, in consiglio comunale.
Ritengo però che la risposta dei cittadini-elettori, nell’ultima competizione elettorale, non sia stata di supporto alle mie idee, alle mie prese di posizioni chiare e determinate, in ordine ad alcune serie ed importanti problematiche cittadine.
Devo dedurre che spesso e nel momenti cruciali, non si riesce comunque ad andare oltre le posizioni “politiche-ideologiche , cercando di valorizzare e condividere , senza presunzione, il merito e l’impegno profuso anche nel dare rilievo, attraverso rappresentanti di lista,a delicati temi sociali oggetto di discussione quotidiana (sicurezza, integrazione, immigrazione e così via), del resto leggendo alcune esternazioni giornalistiche cittadine si comprende bene come non vengano citate persone che comunque hanno contribuito a fare la storia del paese- chiusi, in confronto ad altre ,addirittura, neofili della politica e della vita chiusina.
Questo non rappresenta per me un problema, ormai troppo acqua e’ passata sotto i miei ponti, quelli importanti della vita sociale e professionale, quello che invece mi fa pensare e’ il fatto che si parli a chiusi del partito pd renziano senza tener conto che due più due fa sempre quattro e i numeri degli iscritti sono veramente pochi, almeno dalle notizie che si leggono.
Quindi dobbiamo concludere che i dirigenti e i militanti sono davvero bravi se riescono, al momento delle elezioni, a tirar fuori, quasi da un magico cilindro, numeri tali da vincere le elezioni. Vorra’ dire qualcosa o e semplice casualità!!!
C’e’ da interrogarsi, comunque, a proposito di persone del passato che hanno comunque rappresentato un positivo protagonismo della vita politica e professionale di chiusi, vorrei ,mi conceda questa piccola debolezza, ricordare che il 14 aprile sarà l’anniversario della morte del prof. Leo Vagnetti che fu definito 10 anni fa, in uno dei tanti lusinghieri commenti,” protagonista indiscusso, determinando per 20 anni un’epoca e uno stile”, insieme ovviamente, aggiungo io, ad altri rappresentanti della maggioranza e non , che portavano avanti dialoghi, contrapposizioni, confronti con determinazione ma sempre con correttezza di modi e competenza di linguaggio.
Quindi caro architetto, i cittadini rappresentanti della società civile dovranno veramente rimboccarsi le maniche per tentare di costruire un qualcosa di concreto , oltre le” supponenze e le alterigie di sistemi “democraticamente populistici”.
Non e’ solo uno slogan come potrebbe apparire ma l’immagine di una realta’ che ha contorni sempre più sfumati e pericolosamente fuorvianti.
Un caro saluto
Rita Fiorini