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Una mattinata a Siena in ospedale. Lettera alla sanità toscana.

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Città della Pieve, lì 15 giugno 2023

 All’URP Azienda Ospedaliera Universitaria  di Siena

Al Direttore Generale

All’Assessore regionale alla Sanità Regione Toscana

LORO SEDI

La sottoscritta Daniela Barzanti ha accompagnato nella mattinata di oggi  il proprio nipote di due anni a visita per accertamento audiometrico presso codesto ospedale, e avendo riscontrato elementi di notevole disservizio ritiene doveroso informarne  le parti in indirizzo  ma anche  sviluppare, in qualità di utente/contribuente,  alcune considerazioni volte a soluzioni migliorative.

Questa comunicazione si deve pertanto  necessariamente dividere in due parti: la prima , riferita alla narrazione dell’accaduto; la seconda relativa alle considerazioni .

L’ACCADUTO

Mio nipote- Mattia Fanfano Barzanti- aveva appuntamento stamani alle 11,30 per accertamento dei potenziali evocati acustici .

I°  l’accettazione

Recatici per tempo  all’ambulatorio indicato, abbiamo chiesto informazione ad una operatrice per eseguire l’accettazione dell’impegnativa, e siamo stati indirizzati agli sportelli situati all’ingresso dell’ospedale. Li giunti, dopo aver atteso debitamente il nostro turno, ci siamo sentiti dire che lo sportello deputato non era quello, bensì lo sportello “ otorino” situato nei pressi dell’ambulatorio dove si sarebbe dovuto effettuare l’esame. Solo la gentilezza dell’operatore, che ha effettuato comunque l’accettazione, ci ha evitato un ulteriore spostamento con relativa  fila.

II°  le condizioni per l’esame e il rinvio

Tornati presso l’ambulatorio, dopo un certo tempo di attesa un operatore sanitario ci informa che il bambino  avrebbe dovuto essere addormentato per  eseguire l’esame . Nulla ci era stato detto al momento della prenotazione, che  era stata fatta telefonicamente( su impegnativa della pediatra di base)  per cui  sprovvisti di tutto abbiamo : 1) chiesto se c’era una farmacia interna o vicina all’ospedale per poter acquistare il farmaco necessario (melatonina pediatrica);2 ) se l’ambulatorio/ reparto in cui doveva essere effettuato l’esame era fornito dello stesso.

Ottenuto duplice risposta negativa, abbiamo valutato che: a)  poiché  a causa della sconcertante situazione del parcheggio dell’ospedale avevamo dovuto parcheggiare lontano e che, quindi, andare a riprendere la macchina per cercare una farmacia nei dintorni avrebbe portato via un’ora circa e b)  che comunque  il farmaco avrebbe avuto effetto sul bimbo non prima di una mezz’ora dalla somministrazione,  quindi abbiamo  deciso di spostare ad altra data l’appuntamento . Siamo tornasti dunque  allo sportello, dove  una operatrice ci ha prenotato in altra data ma indicato che comunque potevamo prendere appuntamento direttamente in ambulatorio. Siamo dunque tornati anche li, e abbiamo finalmente ottenuto lo spostamento ed anche ad un orario compatibile con il sonno di un bimbo di due anni.

LE CONSIDERAZIONI

La considerazione generale che l’episodio, l’organizzazione e l’assetto ambientale suggeriscono è il totale disinteresse per i bisogni di una utenza infantile. Stamani  in attesa su 6-8  adulti almeno 4 accompagnavano bambini, dunque questo tipo di esame ha anche  una utenza infantile , io non so in quale percentuale, ma esiste. Per gli adulti ci sono posti a sedere, un vicino bar per ristorarsi. E per i bambini? Per di più si richiede che il bimbo per effettuare l’esame sia addormentato. Dove e come? Se è facile- relativamente- far dormire un bimbo di qualche mese, tutt’altra cosa è far dormire a comando un bambino di 2 anni, che di norma alle 11,30 del mattino è in piena attività. E niente in quel reparto è stato pensato per facilitare il sonno dei bimbi. Nessun angolo riservato, nessun giocattolo, nessuna facilitazione ambientale al sonno. Si pretende che lungo un corridoio in cui transita continuamente gente- pazienti e operatori adulti- con il brusio delle voci e  la stimolazione visiva conseguente un bambino a comando si addormenti. E figuriamoci poi se si verifica come stamani che due bambini ( uno prenotato  prima dell’altro) innervositi si mettano a piangere. Come dormire?

Non sarebbe difficile creare in una piccola stanza  o anche in uno degli slarghi del corridoio uno spazio separato in cui parcheggiare i passeggini e cullare i bimbi, magari con  pareti decorate e qualche gioco x rilassarsi e attendere il sonno.

E inoltre: in un ambulatorio dove si chiede che i bimbi si addormentino, perché non sono in dotazione farmaci adatti allo scopo?

Un’altra  considerazione   merita la comunicazione.

  • La indicazione del CUP otorino è totalmente assente nella zona ambulatori o talmente mal posta che non si vede;
  • l’indicazione che il bambino deve essere addormentato compare solo sul documento di accettazione che il CUP otorino rilascia. Ma a quel punto in ospedale si è gia arrivati, e con il bimbo sveglio!

E infine: stamani almeno due mamme , per quello che ho potuto verificare.  hanno perso una mattinata, ( dovendo tornare in altra data) e di certo so che mia nuora ha dovuta disimpegnarsi sul lavoro per questo, probabilmente anche per  l’altra mamma è stato lo stesso.  Dunque disagi per l’utenza, ma anche  inefficienza e spreco di risorse professionali, perché questa cattiva organizzazione ha fatto sì che stamani nessuno dei due bambini prenotati abbia  potuto effettuare l’esame e , pertanto,  gli operatori sono rimasti inattivi per qualche ora.

Il  Servizio Sanitario Pubblico sta vivendo un momento di profonda crisi, e noi utenti ( nonché contribuenti) non possiamo purtroppo intervenire  sulle grandi questioni relative ai finanziamenti ed alle scelte organizzative; questo però non  ci esime dal segnalare cosa non va e cosa/come si può cambiare in meglio , né esime-sono convinta che  concorderete-  i dirigenti sanitari dall’operare comunque al meglio delle risorse loro assegnate .

Abbiamo per le mani   con il SSN  un grande patrimonio  che è stato finora un   vanto tutto italiano,    possiamo  ancora operare in  qualità  di quel che ne rimane .

 

Distintamente

 

Daniela Barzanti

Psicologa

Ex Dirigente Responsabile

Staff Qualità e Comunicazione

Direzione Generale Azienda USL 1 dell’Umbria