Nel 2012 insieme ai miei figli per puro diletto abbiamo messo on line un portale, interamente autocostruito, dedicato alla Pievese. La squadra, la sua storia, il passato ed il presente del campionato, risultati e protagonisti. Il discreto successo di quell’esperienza ha dato spunto per ampliare lo sguardo al contesto cittadino. Per farlo c’era bisogno di un narratore più esperto ed autorevole, capace di cogliere e raccontare i momenti più significativi della vita cittadina ma che fosse anche una voce riconosciuta ed autorevole. Per questo il 14 Marzo 2013 contattai Gianni Fanfano, cultore dello storico giornale “Pieve Nostra”, rendendolo partecipe del progetto. Costruire insieme un giornale on-line che non sia solo nostro ma dell’intera comunità pievese. Realizzare una redazione diffusa nel territorio e nelle associazioni, lasciando totale ‘autonomia e libertà di raccontare e raccontarsi attraverso il giornale. Ero convinto dell’idea ma scettico che un personaggio che vedevo spigoloso, esigente e particolarmente critico come Gianni accettasse. Con inaspettato interesse invece fu subito attratto dal progetto e dimostrando di crederci ha messo insieme una sequenza immediata di azioni da intraprendere. Ricercare i collaboratori, presentare l’iniziativa all’amministrazione comunale coinvolgendola, presentare il giornale in pubblico e aprirlo ufficialmentei. Messo a punto il supporto informatico ed arruolato e formato i vari corrispondenti i corrispondenti dopo tre mesi il 15 Giugno 2013 il Corriere Pievese è on-line.
Da subito si intuisce la potenzialità comunicativa ed il coinvolgimento che genera il nuovo strumento. I dati di lettura, il numero delle persone coinvolte, l’interesse che si genera attorno al nuovo contenitore alimentano impegno ed entusiasmo in una continua crescita d’interesse. Le associazioni comunicano, promuovono e raccontano i loro eventi, le società sportive offrono un notiziario puntuale delle loro attività, la redazione da risalto ad ogni accadimento fornendo ampi resoconti, si raccontano ed intervistano concittadini pievesi, l’amministrazione comunale informa sull’ attività svolta come pure fanno le scuole. Anche le forze politiche si appropriano dello strumento che in poco tempo diviene anche luogo di discussione e dibattito in spazi che si aprono ai commenti degli stessi lettori. Non è necessario essere rappresentanti di qualcosa, ogni singolo cittadino può intervenire su qualsiasi argomento e come meglio ritiene di farlo. Nessuna censura, se non quella dettata dal rispetto verso gli altri e da un linguaggio consono. La comunicazione è giornaliera ed il seguito e la crescita sono esponenziali. Nel primo anno il database del giornale fa registrare 1342 articoli redatti da 78 autori diversi, 897 commenti inviati da 204 commentatori e ben 638611 accessi. I dati sono la migliore sintesi del risultato conseguito.
L’ avventura culmina con le elezioni pievesi del Maggio 2014 quando il sottoscritto, proprio dietro il successo del giornale, viene contattato e convinto a partecipare alle primarie del Partito Democratico per l’individuazione del candidato Sindaco in competizione con il sindaco uscente. Un percorso che inizia a febbraio 2014, 10 giorni prima dello svolgimento delle primarie, che fa entrare lo stesso giornale nell’arena politica ed in turbinio di polemiche. Dopo l’inatteso successo alle primarie arriva per me la vittoria alle comunali e con quella parte la nuova fase del giornale la cui responsabilità finisce col ricadere per intero nelle spalle di Gianni capace di mantenerlo in vita fino ad ora a distanza di ben dieci anni dalla sua prima uscita. Dieci anni che hanno conosciuto cambiamenti epocali nel mondo della comunicazione. I “social”, che all’avvio dell’esperienza del giornale sembravano un elemento accessorio ed amplificatore della comunicazione, ne sono diventati poi protagonisti e contenitori. Oggi le notizie nascono e partono nei social, li si sviluppa racconto, l’ approfondimento, il commento, l’ opinione. Il giornale per come eravamo abituati a conoscerlo cambia e si trasforma. In questa mutazione la comunità perde la piazza per comunicare; tutti partecipano a quello che diventa un diluvio caotico di parole che si sviluppa senza armonia, senza ordine, senza amalgama, senza sintesi, dove ognuno diventa editore del suo personale giornale.
Passano gli anni, cambiano i tempi, le abitudini, i mezzi di comunicazione. A questo tempo nuovo ci si chiede un adeguamento ed un adattamento che non sempre l’età e la voglia intendono soddisfare e allora piace ricordare quanto di positivo ed utile certe esperienze lasciano. Tra le più significative c’è quella di aver avuto la possibilità di conoscere ed apprezzare tante energie positive che la nostra città possiede e coltiva, che in modi e forme diverse esprimono appartenenza e senso civico, ma anche voglia di partecipare e contribuire ad una vita cittadina intensa e vivace. Aldilà delle opinioni, di naturali diffidenze, di pregiudizi, l’augurio è che si riesca a comprendere come opportunità di espressione e dialogo che ci sono state e che ci vengono offerte sono la giusta premessa per un clima di condivisione e convivenza che aiuti a sviluppare valori positivi, identità e senso di comunità.
Buon compleanno Corriere Pievese. Grazie Gianni per averci creduto ed aver mantenuto viva questa opportunità, grazie a tutti voi, collaboratori e lettori.
Un caro saluto
Fausto Scricciolo