Home Argomenti Arte e Cultura Tizzano espone a Palazzo Della Corgna e realizza un sogno

Tizzano espone a Palazzo Della Corgna e realizza un sogno

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Ho trovato subito , con Massimo Tizzano, un punto di contatto particolare, ma significativo: il viaggio di nozze. Io l’ho fatto sulle tracce degli Etruschi, lui della pittura che più ama e del Perugino. Per me fu una scelta favorita anche dai pochi soldi e dagli impegni di lavoro.

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un ritratto ispirato alla moglie ed al figlio

Perché a far conoscere a questo particolare ed interessante artista Città della Pieve è stato proprio il viaggio di nozze, qualche anno fa,  quando dopo avere visto l’Adorazione dei Magi a Santa Maria dei Bianchi, salendo le scale di Palazzo Della Corgna, e passando da una all’altra delle sue splendide sale, si disse, con la moglie, quanto sarebbe stato bello esporre le sue opere in questo luogo  straordinario. “Dove non c’è sicuramente quella che io definisco la “tirannia del muro bianco”, ci dice scherzando su alcune mostre moderne. E così è stato, grazie al depliant lasciato ad una commerciante e all’interessamento di Lorenzo Berna che lo ha contattato ed ha condiviso l’organizzazione dell’evento.

La mostra di Massimo Tizzano, che si intitola “Solo l’Eternità” sarà aperta a Palazzo Della Corgna, qui a Città della Pieve, sino al 2 aprile ed è stata una piacevole sorpresa. Così come parlare con l’autore che oggi vive ad Intavolata, un piccolo paese calabrese, sul mare,  vicino a Paola, dove è andata ad abitare per una scelta di vita, da qualche anno, ma che è originario di Padova, dove ha studiato ed ha avuto i primi contatti con quello che è stato il suo primo maestro, il giapponese Novio Nagaiama Sensei che lo ha introdotto al calligrafismo orientale. Prima dell’incontro l’altro grande maestro che riconosce,  l’esponente più rappresentativo della pittura “Kitsch”, il norvegese Odd Nerdrum, presso il quale ha trascorso anche alcuni periodi di vero e proprio apprendistato.

Tizzano racconta che la pittura era nel suo destino  perché Il padre volle che come padrino avesse un pittore di valore e nascose per tanto tempo, a tutti, anche a lui,  che lo fece con la speranza che il figlio lo diventasse.

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copia da Guido Cagnacci

Fin da piccolo comunque per suo conto Massimo ha coltivato la passione per la pittura e per il disegno, e anche la frequentazione del Liceo Classico fu per lui una sorta di deviazione delle sue materie predilette, figuriamoci poi quando iniziò la Facolta di Economia e Commercio. Tornato definitivamente alla pittura Tizzano è voluto andare all’origine di questa affascinante forma di espressione cercando sempre il massimo del recupero e  dello studio  delle tradizioni dei maestri della pittura propria delle “botteghe d’arte”, sia sui supporti, sui telai, sulle tele, sia anche sui colori , sui materiali e sulle tecniche, tecniche di realizzazione e di mantenimento di un’opera.

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copia da Caravaggio

Il periodo storico che lo interessa di più è di conseguenza quello tra va dal 1400 al 1600 anche perché è in quel periodo che,  lavorano e producono,  i suoi autori preferiti come Leonardo e Perugino prima e poi Caravaggio, Jan Vermeer, Guido Cagnacci. Anche nel suo lavoro di copista, dice Tizzano, scelgo soltanto quello che mi sento di condividere e da cui posso trarre miglioramento e approfondimento personale.

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copia dal Perugino

Ora il Tizzano ha in programma di portare questa mostra in giro per l’Italia, mentre l’altro sogno sarebbe di farlo a Padova, per rendergli omaggio come la città natale che ha comunque amato e che lo ha visto crescere.

Poi ha altri due progetti che lo affascinano, quello di portare il suo particolare tipo di lavoro nelle scuole e nei Comuni, nei luoghi insomma dove potrebbe trasmettere il suo sapere, il suo saper fare e la passione per la ricerca artistica.

L’altro è quello di realizzare, magari nella sua nuova terra, periodi di formazione e lavoro, con delle “Residenze d’Artista” in cui trasmettere e ricevere lavorando al recupero ed alla valorizzazione delle tecniche originali dei maestri della pittura italiana.

Gianni Fanfano

corrierepievese@gmail.com