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“Pieve Nostra” 1962. Bombagli sindaco, senso unico per il Casalino, la Festa del Pievese Lontano, Filiberto Cappannini

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Continuando nella nostra ripubblicazione del giornale della Associazione Turistica “Pieve Nostra” siamo arrivati al 1962, che includiamo al completo con tutti i suoi numeri. Non si può certamente definire un anno noioso o privo di significato. Dal punto di vista politico si registra la fine della breve parentesi come sindaco di Giometti che assumerà incarichi a livello perugino e la sua sostituzione con Gino Bombagli una bandiera dell’antifascismo pievese. Ma attenzione perché in queste pagine cominciano a comparire in modo significativo due fifure che poi faranno parlare di sé a lungo a Città della Pieve, Marino Serafini e Mario Barzanti. Se invece guardiamo al lato economico e turistico attenzione alla prima “Festa del Pievese Lontano”,perchè con la realizzazione di un piccolo corteo del Terziere Castello, già attivo ma non ancora costituito ufficialmente, sarà, dopo l’anniversario della nascita del Perugino, dopo il rilancio della Festa di san Rocco, un altro decisivo passo verso la creazione dei Terzieri che poi nei primi anni settanta  cominceranno a disputarsi i Palio.

Tre segnalazioni. Villani e Rosati, rispettivamente direttore di Pieve Nostra e di Nuova Etruria che si pubblica a Chiusi, si incontrano e scrivono circa le possibilità di collaborazione fra le due città. E’ qualche anno prima della costituzione delle Regioni, che faranno fare un miope  passo indietro a questa prospettiva, ma è importante segnalare come le idee buone abbiamo sempre camminato da queste nostre parti.

C’è un polemica che tiene desta l’attenzione dei cittadini pievesi in quel 1962, una polemica alla “Pieve Viva” si potrebbe definire. Oggi si discute traffico si traffico no nel centro storico. allora si discuteva “Casalino: senso unico si,  senso unico no”,. Suvvia qualche passo avanti lo abbiamo fatto!

La terza riguarda un nome : la “Prussia”, non è una indicazione storico-geografica. Cosa è? Andatelo a vedere. E’ un’ altro pezzo di storia di famiglie pievesi. ( g.f)