Siamo arrivati, nella nostra galoppata nella storia pievese riletta e ricordata tramite le pagine di “Pieve Nostra” alla fine del 1961, l’anno i cui si celebrò il primo Centenario dell’Unità d’Italia. Una Italia ancora giovane quindi, soprattutto se pensiamo che ci furono di mezzo gli intervalli di due guerre mondiali e del fascismo. Io lo ricordo per l’ampia econ che ebbe nei programmi scolastici, nelle scuole elementari che frequentavo e per la raccolta di figurine, cui ancora è legata una parte della mia cultura storica risorgimentale.
I tre numeri che riproduciamo si aprono con un articolo che pone il problema del ritorno delle spoglie del Perugino nella sua città natale, battaglia che come poi sappiamo non sortì risultato alcuno. Poi abbiamo diversi articoli che confermano ancora una volta come il Palio dei Terzieri sia stato un parto quasi collettivo e stimolato, sollecitato, realizzato dal convergere di diverse iniziative e di diversi soggetti. Qui si parla del corteo storico del ferragosto e della Festa del Pievese Lontano che faranno poi da levatrice alla nascita dei primi due Terzieri ( Castello e Casalino) e delle loro successive iniziative.
E’ anche l’anno dell’apertura del “Piccolo Jolly” di Mario Barzanti e di Fernanda Faltoni. Un avvenimento importante per il turismo pievese, per la novità dal punto di vista dell’offerta turistica che quella struttura ha rappresentato. Si può trovare un articolo di Sergio Gallinella sui corsi di formazione che si aprono a San Francesco promossi dalle Acli e la visita di Amintore Fanfani, presidente del Consiglio del primo centro sinistra a Moiano, in occasione dell’inaugurazione delle opere di adduzione di alcuni torrenti nel Trasimeno.
Ed infine per restare in temi di attualità, c’è la notizia di alcuni ritrovamenenti nella zona di Salci di alcuni reperti di epoca tardo etrusca. Ma date un’occhiata anche alla pubblicità perché segnala indirettamente anche alcuni storici cambi di gestione. Il bar Centrale, per esempio, è gestito ora da Sante Muzi, la Fornace Frazzi è viva e vegeta, mentre l’albergo Vannucci fa gli auguri con la gestione Manetti-Capasso.
Buona lettura!