Home Rubriche Fotografia Omaggio al Cardinale Bassetti di Ilario Balestro

Omaggio al Cardinale Bassetti di Ilario Balestro

Condividi
E’ un piacere ed un onore poter presentare un omaggio fotografico dedicato ad una persona speciale quale è il  caro amico Gualtiero, il Cardinale Bassetti!
 
Il reportage che mi piace mostrarvi ripercorre le tappe del ns incontro iniziato allo scalo nell’aeroporto di Tel Aviv, già nel primo attimo colto si manifesta la sua personalità come “uno di noi” che attende pazientemente che arrivi il bagaglio per iniziare la scoperta della Terra Santa insieme a tutti noi partecipanti ad uno speciale Pellegrinaggio nel 2010.
1
L’indomani abbiamo iniziato le visite nei luoghi della terra Santa che mostrano tutti i segni del passaggio di Gesù, ed il Ns Gualtiero era fiero e felice di seguire con attenzione la guida che ci illustrava i dettagli e la storia passo passo in base a ciò che stavamo vedendo. L’essere “uno di noi” si è manifestato in ogni gesto ma è stato impressionante vedere la sua partecipazione ad “apprendere” come un allievo al primo giorno di scuola.
2
Appena c’è stata l’occasione di rendersi utile ha letto brani del vangelo che descrivono fatti avvenuti in quel preciso contesto nel quale ci trovavamo, una gioia ed emozione difficile da spiegare senza essere lì ad ascoltare.
3
Dopo le prime visite di inizio mattinata al Monte delle Beatitudini ci siamo trovati presto a vivere il primo grande evento, la celebrazione della Messa nella chiesa di Cafarnao (costruita sopra la casa di Pietro della quale si vedono i resti dal pavimento) ed avevamo l’uso esclusivo per tutta la durata della celebrazione.  Il programma prevedeva la celebrazione dell’Arcivescovo insieme a tutti i sacerdoti presenti disposti in modo da creare una stupenda scenografia.
In questa occasione è maturato in me il progetto di realizzare qualcosa di  importante, rispetto a quanto programmato in partenza, da questo momento sono entrato in “sintonia” con le gesta ed il percorso del ns Gualtiero con maggiore simpatia e sempre al suo fianco. Queste foto le avevo scattate senza chiedere la preventiva autorizzazione per avvicinarmi e muovermi liberamente durante la celebrazione, la richiesta l’ho fatta dopo ricevendo piena approvazione!
4
“Secondo i Vangeli, Gesù quì vi abitò dopo aver lasciato Nazaret (Matteo 4,12-17): ed iniziò la sua predicazione e vi compì numerosi miracoli.

Nei secoli successivi Cafarnao fu abbandonata: i suoi resti sono stati ritrovati e riportati alla luce da scavi archeologici nel XX secolo. Tra le altre cose, sono state ritrovate una sinagoga costruita con colonne di marmo, risalente al II secolo, e un’abitazione che è stata identificata come la casa di San Pietro

Sopra i resti della casa di Pietro è stata costruita la chiesa di forma ottagonale, sopraelevata da terra; un’apertura vetrata al centro permette di vedere i resti della casa di Pietro al di sotto.” (fonte Wikipedia)

La chiesa è fantastica ma per fare foto è di una difficoltà unica stante la vetrata che segue tutto il perimetro, mi è sembrato di vivere una leggenda!
5
Il Pellegrinaggio è proseguito a “tappe forzate” essendo tantissimi i luoghi da visitare e quindi abbiamo lasciato Cafarneo per attraversare il Lago di Tiberiade.
Il lago di Tiberiade è conosciuto soprattutto per essere stato, secondo i Vangeli, la sede principale della predicazione di Gesù. Essi narrano che Gesù visitò più volte molte località poste sulle rive del lago, attraversandolo spesso in barca.
Pertanto il ns attraversamento ha voluto ripercorrere il cammino raccontato nei Vangeli ed abbiamo ammirato in silenzio.
6
In mezzo al Lago la barca si è fermata ed il Ns Gualtiero ha letto alcuni passi dei Vangeli che si riferivano alle manifestazioni di Gesù in questo luogo, la barca ondeggiava e si respirava un’atmosfera quasi surreale.
7
Nei giorni successivi siamo entrati in Giordania è la prima tappa è stata a Gerasa (vicinissima ad Amman) che  si trova su una pianura circondata da aree boschive collinari e fertili bacini. Conquistata dal generale Pompeo nel 63 a.C., cadde sotto il dominio dei Romani e fu annessa alla Lega della Decapoli, l’alleanza delle dieci grandi città romane.  La città visse il suo periodo di massimo splendore sotto il dominio dei Romani, quando era nota con il nome di Gerasa; oggi è una delle città di epoca romana meglio conservate al mondo.
Il luogo era talmente spettacolare che è stato proprio Gualtiero a chiedere di fare una foto ricordo, anche questi momenti sono rimasti impressi nella mia convinzione di stare insieme ad “uno di noi”.
8
Il programma  prevedeva la visita interna dell’anfiteatro romano.  Di per sé é un anfiteatro, molto scenico se visto dalla Cittadella di fronte, ma una volta entrati e saliti i ripidi gradoni fino alla cima, si apre uno scenario spettacolare su Amman downtown e la Cittadella.
La guida ha proposto un ingresso “trionfale” accompagnato dalla musica ritmata ed il mitico Gualtiero si è posto a capo del Gruppo dando l’esempio, confesso mi ha fatto rimanere senza parole, emozionante e pieno di coinvolgimento.
I gesti di una persona possono trasferire ancor più delle parole come in questo caso che si è reso omaggio ad una tradizione storica immedesimandosi nella rappresentazione teatrale.
9
La visita al Monte Nebo dove si racconta che fosse stata mostrata a Mosè la “Terra Promessa” ha colpito molto l’animo del ns arcivescovo che si è soffermato ad osservare attentamente ed a lungo.
10
Lasciato il Monte Nebo ci siamo incamminati nelle viscere della terra percorrendo il Sik a Petra, lungo il cammino, necessariamente gomito a gomito ho avuto modo di scambiare alcune riflessioni con l’arcivescovo ricevendo piena approvazione per realizzare un racconto con le foto del Pellegrinaggio in modo da avere un ricordo a futura memoria.
In quel momento non avevo idea di cosa avrei realizzato, il progetto è maturato nei giorni successivi e Vi mostrerò alla fine i Link di quanto realizzato grazie alla “benedizione” di Gualtiero che mi anticipò pure che avrebbe organizzato una Messa nel deserto improvvisando tutto.
11
12
Quanto anticipatomi durante la camminata nel Sik si è più tardi materializzato con questa scenografia al pari di una scena di un Film curato nei minimi particolari.
Ebbene il ns arcivescovo con la collaborazione di tutti i parroci presenti ha individuato un angolo ideale dove era presente un semplice piano, si dice forse utilizzato dai mercanti di passaggio, è in pochi minuti si è materializzato un altare vero e proprio con un fondale naturale meraviglioso, tale da far sembrare come una cattedrale aperta, all’ombra di un sole che picchiava anche nel pomeriggio.
In questa  “Chiesa improvvisata nel deserto” è stata celebrata la messa con tutto il suo rituale ed un bellissimo discorso dell’Arcivescovo  per sottolineare l’evento speciale che ha toccato il cuore di tutti i partecipanti.
13
Alla fine della celebrazione la soddisfazione dell’arcivescovo era evidente ed ha riscosso l’applauso dei Pellegrini.
14
Dopo le fatiche della visita nel deserto il mesto rientro a piedi al seguito dei turisti trasportati a cavallo.
15
Il racconto potrebbe continuare ancora ma debbo contenere e concludere questa prima parte  con la foto realizzata al ritorno dal pellegrinaggio che ha avuto risonanza sui media locali.
scansione bassetti ok
Per tutti coloro che vogliono vedere il lavoro realizzato dal sottoscritto è possibile sfogliare il Libro Fotografico che è stato realizzato tramite il link
http://it.blurb.com/b/1848027-terra-santa-e-giordania-con-crediumbria
Nella seconda parte mostrerò l’arcivescovo negli incontri con le alte cariche ecclesiastiche della Chiesa di Polonia che anticipa, a mio modo di vedere, la successiva investitura da parte di Papa Francesco al Cardinale Bassetti.
Il lavoro si concluderà con gli eventi partecipati e vissuti insieme in Città della Pieve, Vi aspetto con l’augurio di Buon Anno a tutti i lettori del Corriere Pievese.