Montane. Buco da venti milioni. Summit d`emergenza in Regione

by redazione

Perugia. L’obbiettivo della Regione è quello di terminare entro giugno la fase liquidatoria delle Comunità Montane. Questo significa che a quella data le funzioni che erano in capo alle Montane (e che ora sono in capo alle gestioni liquidatorie) dovranno tornare alle forme associative dei Comuni. Per quanto riguarda il Trasimeno questo significa proprio Unione dei Comuni. L’Ente in liquidazione del Trasimeno ha iniziato la cessione del patrimonio nel 2015 ricavando dalla vendita di immobili e terreni circa 3 milioni e 200 mila euro. Nel 2016 sono stati ceduti altri «pezzi» di «corredo» ma la crisi ha messo a dura prova le stime di valutazione e difficilmente, pur cedendo fino all’ultima proprietà, si otterrebbe un pareggio per quella situazione debitoria stimata tra i 17 ed i 19 milioni di euro.

A questi, ogni anno che passa, vanno sommati qualche centinaia di migliaia di euro di interessi di mutui. Insomma, una situazione complessa anche perché gli immobili ed i terreni – ovvero tutte le proprietà dell’Ente – sono stati evidentemente sovrastimati. Pensiamo ad esempio al centro florovivaistico di Pietrafitta – Castiglion Fosco con un valore attribuito di poco meno di un milione di euro e a quanto effettivamente possa valere oggi che quegli stessi terreni sono interessati dall’inchiesta sull’interramento di ceneri e rifiuti.

Ma questo è solo un capitolo della vicenda. Del resto il quadro critico debitorio potrebbe trovare una risoluzione nella «liquidazione unica» che riunirà attivi e passivi di tutte le cinque Montane dell’Umbria. Una partita unitaria, dunque, quella che verrà giocata e che potrebbe andare a contenere le perdite delle situazioni più critiche anche attraverso i patrimoni delle altre gestioni. Questo potrebbe garantire un sostanziale equilibrio.

La prossima settimana proprio per iniziare a sciogliere i nodi anche in relazione al ruolo dei Comuni, l’assessore regionale Antonio Bartolini incontrerà i sindaci, «è arrivato il momento – spiega Bartolini – di affrontare la questione finanziaria. I patrimoni che confluiranno nella gestione liquidatoria unica dovrebbero sorreggere il quadro. Le situazioni delle cinque montane andrebbero in qualche modo a compensarsi tra loro e ed il 17 febbraio si terrà appunto l’incontro per una verifica complessiva di queste partite».

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