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Magione – Nasce la «Locanda dei pescatori»

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Magione. Rassegna stampa dalla Nazione Umbria di Sara Minciaroni

Una locanda dei pescatori,  per offrire i prodotti tipici del lago Trasimeno a quanti verranno a visitare il centro ittiogenico di Sant’Arcangelo. La svolta gastronomica, nel progetto di riqualificazione dell’impianto che è alla base del ripopolamento dei pesci del Trasimeno, spalanca importanti scenari di promozione. Non solo, ma segna anche una svolta decisiva nel ruolo di un posto le cui sorti hanno vissuto fasi alterne e che finalmente si consacra come indispensabile non solo nella produzione di avannotti, ma anche sotto il profilo didattico e di vera e propria vetrina sulla vita del lago, sul ruolo e l’importanza della pesca e sulla vita dei pescatori, nonché, ed è questa la novità, sul prodotto che finisce sulle tavole e, si augurano, sempre di più conquisterà fette di mercato.

Quattrocentomila euro di investimento, con un fondamentale contributo regionale (fondi europei per il sostegno alla pesca) e di Confcooperative, che si aggiungerà allo sforzo economico della cooperativa dei pescatori di San Feliciano. La notizia è stata data nell’ambito dell’assemblea dei 40 soci della cooperativa (più i dieci dipendenti) che si è tenuta nelle scorse ore. Insieme ad una serie di buone notizie.

Tra queste l’attivazione dei primi tre bandi che attingeranno ai fondi 2014/2020 e che riguarderanno contributi alle attività di trasformazione e conservazione del pesce, alla «lotta dura» al carassio (pesce infestante che si mangia le uova delle altre specie) e infine all’acquisto di attrezzature per sostenere l’attività della pesca (ad esempio reti e motori per le bar che). Tra gli aspetti più interessanti anche le attività che verranno intraprese per la formazione dei giovani pescatori ed il ripopolamento del luccio. Specie che stava praticamente scomparendo dal Trasimeno. All’Assemblea, diretta dal presidente della coop Aurelio Cocchini e dall’amministratore Valter Sembolini, hanno partecipato Mauro Natali (già responsabile del centro ittiogenico per la Provincia di Perugia) e Giorgio Leti dell’assessorato regionale che fa capo a Fernanda Cecchini, più volte citata e ringraziata per l’impegno da Sembolini: «Grazie alla Regione e al circuito cooperativo – ha spiegato l’ad – stiamo dando un futuro concreto alla pesca».