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Macroregione, sabato l`incontro dell’ Italia di Mezzo a Perugia

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dal Giornale dell’Umbria del 19-11-2015 Perugia – Macroregione centrale: Umbria, Toscana e Marche verso l`incontro

Il vertice di sabato è l’inizio di un percorso condiviso. Preoccupazioni sia nel centrodestra che nel Pd

La riforma Macroregione, sabato l’incontro dell’Italia di mezzo PAGINA 8 Macroregione centrale: Umbria, Toscana e Marche verso rincontro II vertice di sabato è l’inizio di un percorso condiviso Preoccupazioni sia nel centrodestra che nel Pd PERUGIA – «Ci incontreremo a Perugia con i presidenti di Toscana e Marche per parlare di macroregione, per capire come si può stare insieme e come sui servizi si possono sperimentare forme di integrazione». Con queste parole la presidente della Regione, Catiuscia Marini, aveva annunciato l’incontro che ci sarà sabato a Perugia.

Un primo giro di opinioni, quindi, per sondare il terreno e capire come si potrebbe sviluppare il discorso delle possibili integrazioni fra le regioni, che dovranno avere pari dignità. E proprio su questo punto che convergono tutti i discorsi della maggioranza ma anche dell’opposizione.

A lanciare la proposta a fine ottobre, era stato proprio il governatore della Toscana, Enrico Rossi, in una lettera al Corriere Fiorentino nella quale prospettava una fusione delle tre regioni della cosiddetta «Italia di mezzo». Nella sua lettera Rossi parlava di una macroregione che potrebbe contare di più. «Autostrade, ferrovie, servizi bancari, investimenti pubblici corrono sempre più il rischio di essere condizionati nelle scelte da regioni più grandi o delle grandi concentrazioni presenti nel corridoio Nord-Sud dell’Italia. Solo un regionalismo “differenziato” aveva sottolineato – può mettere al sicuro il Paese dal rischio di una rottura del suo fragile equilibrio».

E i tentennamenti erano arrivati subito anche dal Pd. Il segretario regionale, Giacomo Leonelli, è stato categorico «di certo non siamo disposti a far parte di una macroregione se fossimo considerati una semplice appendice di Toscana e Marche. Seconda cosa bisogna vedere se tutto questo sarebbe positivo per il nostro territorio».

Insomma, il Pd va un po’ cauto su questo discorso. «Il punto è vedere come si migliora, oppure no, la vita dei cittadini con questa riforma aveva ben specificato Leonelli Dobbiamo avere delle garanzie e capire se ci saranno vantaggi reali per il nostro territorio sul versante dell’efficenza del servizi e di competitività. Siamo consapevoli dei nostri limiti ma altrettanto dei nostri punti di forza: siamo consapevoli della qualità dei servizi, del rigore della spesa pubblica».

Cauto ma fermo pure il centrodestra. «Come centrodestra e liste civiche abbiamo presentato una mozione proprio sul tema delle macroregioni – aveva evidenziato Claudio Ricci Siamo contrari a un riassetto con Toscana e Lazio: la nostra regione scomparirebbe. Invece si potrebbe aprire un ragionamento, un confronto e una riflessione, anche data l’importanza dell’argomento, sull’ipotesi legata alla creazione di una macroregione con Toscana e Marche, un discorso legato ai due mari, con l’Umbria che sarebbe il baricentro e, quindi, potrebbe ospitare le sedi istituzionali». Insomma, questo faccia a faccia, tra Catiuscia Marini, presidente dell’Umbria, quello delle Marche Luca Ceriscioli e il governatore della Toscana, Enrico Rossi potrebbe essere l’inizio di un percorso importante. Oppure no. Staremo a vedere.